SOUSA, A Ilicic mancava gol. A Berna ho detto...
Queste le parole di Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, a seguito della roboante vittoria ottenuta per 0-4 nel derby toscano contro l'Empoli:
PREMIUM SPORT: "Ci stiamo avvicinando alla nostra idea di squadra, ci mancava concretezza perché creiamo tantissimo, ma a volte non ci era bastato. Spero sia un buon augurio per le partite che arrivano, già da giovedì per chiudere il girone di Europa League. Mi aspetto sempre di più dai miei ragazzi, perché c'è spazio per crescere. Soprattutto per Federico, anche Ilicic. È quello che calcia di più ma gli mancava il gol, spero che sia un segnale per cominciare a fare gol. Dopo il primo gol siamo stati più tranquilli nella gestione. Quando fai il due e il tre cambia tutto. L'Empoli è una squadra che gioca bene, e sentivano molto la partita, venendo anche da un buon periodo. L'abbiamo chiusa e la squadra ha controllato al meglio. Quando Federico era in Nazionale l'ho chiamato e gli ho detto che credevo tanto in lui. Serviva spazio per aumentare la sua crescita. Ci dà altre soluzione, principalmente nell'ultimo terzo di campo".
SALA STAMPA: "Dna da trasferta? Sono contrario, il dna deve essere uguale ma la concretezza forse è diversa. Ci vuole maggiore concretezza nel fare gol infatti perché la qualità di gioco e il carattere, la creazione delle azioni, la convinzione e il controllo stanno crescendo. Risalita? La stiamo facendo da diverso tempo, ma la qualità e la quantità di gioco sono chiare nelle partite e speriamo che oggi sia l'inizio di un ciclo con una maggiore concretezza. bernardeschi? Sta crescendo in questa posizione, ci sta dando lui la concretezza che serve per vincere ma deve ancora crescere tanto e ci stiamo lavorando. Il modulo può essere definitivo? Vi ho già spiegato che il modulo non è importante per me ma ciò che fanno i giocatori con il pallone e senza e capire la complessità del gioco, stiamo crescendo tatticamente. I singoli? Per vincere le partite abbiamo bisogno di tutti, stiamo crescendo a livello collettivo e caratterialmente, di intensità e personalità. Giovedì e campo? Sapendo che il nostro gioco è soprattutto propositivo, con tiri rasoterra e progressioni con triangolazioni perciò serve un buon campo... aspettiamo a giudicare il campo e confidiamo nei nostri giardinieri che stanno avendo delle difficoltà per altre cause, io li ringrazio perché fanno molto e sono sicuro che lo faranno anche stavolta. Ai ragazzi ho detto che non siamo passati nel girone e abbiamo bisogno di vincere e dobbiamo essere professionali e recuoerare mentalmente per una partita convincente e che ci porti ad una vittoria per il primato".