SCONFITTA SENZA STRASCICHI MA CON SEGNALI EVIDENTI

21.08.2016 00:02 di  Sonia Anichini   vedi letture
SCONFITTA SENZA STRASCICHI MA CON SEGNALI EVIDENTI

Era già tutto previsto…diceva una vecchia canzone e certamente la sconfitta della Fiorentina con la Juventus a Torino, alla prima di campionato, lasciava ben poche speranze di un risultato favorevole. Il 20 agosto è ancora vacanza, molti sono ancora al mare o sui monti, e la Viola ha mantenuto il trend delle partite estive disputate ed ha perso di nuovo.

La squadra scesa in campo era la solita che abbiamo lasciato a maggio, con la sola eccezione dell’esordio di Chiesa che rimane forse l’unica nota positiva di ieri. Ho avuto paura che fosse una manovra “Brillante”, ma il ragazzo ha dato cenni positivi e non si è intimorito davanti ai grandi avversari. Per il resto sembra che non ci si sia mai lasciati e i problemi sono rimasti gli stessi. La difesa balla, dal portiere a tutto il reparto, riproponendo l’esigenza di rinforzarla in modo deciso. Basterà De Maio? Il centrocampo ha inciso poco e Kalinic sembrava molto solo in attacco, anche se ha trovato il colpo vincente del pareggio.

Non considero il bicchiere mezzo vuoto dato che davanti avevamo i campioni d’Italia che, non saranno ancora rodati, ma hanno “un’artiglieria” decisamente pesante da mettere in campo alla bisogna, vedi Higuain. Proprio l’ex napoletano è stato il protagonista di un siparietto che ho avuto con un gobbo (che fatica sopportarli a stretto contatto!) mentre vedevo la partita in un bar essendo ancora in ferie. Il tifoso bianconero contestava il fatto che l’argentino fosse un po’ sovrappeso perché mangiava troppo a Napoli e che avesse portato male il suo ingresso, visto che la Fiorentina era giunta al pareggio. Più di così non poteva gufare perché, tempo tre minuti, il Pipita ha insaccato alle spalle di Tatarusanu. Altro che cicciottello!!!!

Gli ho detto di chetarsi, ma ormai il danno era fatto. Mi sono arrabbiata relativamente perché le gare contro i bianconeri so benissimo che hanno un risultato quasi scontato anche se avrei preferito una maggiore attenzione dal momento che avevamo compiuto l’impresa di pareggiare.

La Fiorentina come ho detto è rimasta la stessa e probabilmente le prospettive rimangono quelle del quinto-sesto posto, ma penso che occorra dare a Sousa qualche rinforzo di un certo peso che possa dare, oltre che consistenza in campo, anche un po’ più di entusiasmo a tutto l’ambiente. Questa sconfitta non lascia strascichi, se non segnali evidenti per il mercato ancora aperto.

 

La Signora in viola