ROMULO, Un Jolly arrivato in punta di piedi
Che Romulo fosse arrivato in punta di piedi si era visto già a Cortina durante la conferenza della sua presentazione alla stampa. Un ragazzo tranquillo era sembrato, forse fin troppo timido per giocare in un campionato di "squali" come quello di Serie A. Le prime amichevoli stagionali avevano in qualche modo confermato quell'impressione. Buona corsa, buona tecnica e quella difficoltà tipica di un terzino brasiliano ad adattarsi alla tattica italiana tanto che, nella trasferta di Newcastle, Mihajlovic lo impiega da esterno destro d'attacco. E lì il brasiliano fece bene, impressionando per velocità e capacità di fare sempre la cosa giusta.
Poi il campionato e le tante panchine fino a domenica scorsa, gara contro il Genoa, quando Romulo scende in campo per la prima volta da titolare risultando a fine gara uno dei migliori se non, addirittura, il migliore in campo. Probabilmente a Chievo sarà di nuovo titolare contendendo il posto ad uno, come Cerci, che sembrava sicurissimo del ruolo fino a qualche settimana fa. Niente di meglio per Sinisa Mihajlovic: due buoni giocatori per uno stesso ruolo, con carattieristiche diverse e forse, col tempo, anche complementari perché, è bene non scordarlo, il brasiliano è un terzino. E chissà che non sia lui a diventare il jolly di fascia destra della Fiorentina dei prossimi anni.