PRENDERE O LASCIARE

08.12.2014 20:30 di  Giulio Incagli   vedi letture
PRENDERE O LASCIARE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Squadra che pareggia non si cambia, si stravolge. Dopo tre risultati utili consecuitivi, ottenuti con modulo e formazione speculari, giovedì sera contro i bielorussi della Dinamo Minsk, fanalino di coda del girone K, Vincenzo Montella schiererà una formazione assolutamente atipica e quantomai inedita. I viola, del resto, con quattro vittorie e un solo pareggio, hanno già la matematica certezza di qualificarsi come primi nel girone e allora, quale miglior occasione per sperimentare?

La passerella di giovedì sera, potrebbe comunque essere un banco di prova importante per alcuni giocatori. Su tutti Ilicic che, dato ormai per partente (LEGGI QUI), destinazione Samp, avrà comunque, con ogni probabilità, un’ultima chance di dimostrare al Franchi tutte le sue, fin qui ben celate, qualità. Lo sloveno è finito con prepotenza al centro delle voci di mercato nell’ultimo periodo. La Fiorentina sta valutando le varie offerte con l’obiettivo di trovare una destinazione che gli permetta di giocare con continuità e, se fosse possibile, di essere rilanciato e valorizzato. Contro la Dinamo, comunque, per lui sarà una sorta di ultima spiaggia. Prendere o lasciare. Anche se i giochi, ormai, sembrano fatti.

Con l’infortunio di Bernardeschi, il “bello di notte” in Bretagna è stato Marko Marin. In gol dopo soli otto minuti e prestazione di alto livello per il tedesco. In campionato è poi sparito dai radar di Montella, ma proprio l’Europa League sembra il banco di prova giusto dove poter affinare e migliorare i meccanismi durante il lungo periodo di rodaggio. Giovedì sera, dunque, potrebbe toccare ancora a lui.

Le sorprese però, dovrebbero riguardare anche il reparto difensivo. Fuori Gonzalo Rodriguez e Savic, a prescindere dal modulo scelto. Secondo le ultime indiscrezioni, Montella starebbe addirittura pensando di gettare nella mischia dal primo minuto, due giovani della Primavera viola come Gigli e Mancini. Occasione ghiotta, comunque, anche per i vari Micah Richards e Milan Badelj, ancora oggetti misteriosi di questa Fiorentina.