PASSI INDIETRO

02.10.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Su una cosa si sbagliava Stefano Pioli alla vigilia del match con l'Atalanta. "Non siamo costruiti per vincere giocando male" aveva detto prima di affrontare la squadra di Gasperini e ritrovarsi, suo malgrado, sommerso da veleni e polemiche eccessive. Di certo non si è risparmiato nemmeno lui, nè nel dopo gara, nè il giorno dopo con l'intervento dovuto e doveroso a sostegno di Chiesa. Eppure dalla sua il tecnico viola ha anche la prima vittoria senza brillare, e non è aspetto di poco conto. 

Perchè dopo la crescita esponenziale arrivata attraverso le trasferte di Napoli, Genova e Milano al cospetto di un'organizzatissima Atalanta la Fiorentina si è piantata. Involuta, incapace di fare gioco e di rifornire un Simeone troppo abbandonato in attacco. Almeno per larghi tratti del primo tempo. Con Chiesa che si è poi acceso nella ripresa, e con Pjaca che invece è apparso per la prima volta fuori dai tempi e dagli schemi. Lui, come Gerson, ha probabilmente pagato gli impegni ravvicinati, ed è indubbio che la prova di domenica rappresenti un passo indietro per entrambi. 

Il fatto di tornare ad allenarsi in una settimana normale, ma anche la stessa concorrenza interna che consente a Pioli di pensare a più di un cambiamento, non può che rappresentare un fattore positivo. Esattamente come la classifica - inaspettata - che vede i viola andare ad affrontare la Lazio con un punto in più. Ci sarà tempo e modo per lavorare su cosa non ha funzionato contro l'Atalanta, in particolare nei due singoli che rappresentano anche gli arrivi più importanti dell'estate, anche perchè la gara di Roma prima della sosta sembra già un altro crocevia della stagione.