PAROLA D'ORDINE: CARATTERE

20.02.2015 10:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
PAROLA D'ORDINE: CARATTERE
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Un pareggio che per molti versi ha il sapore della vittoria. Un 1-1 che lancia la Fiorentina verso una gara di ritorno da vivere tutta d'un fiato, una notte da sogno che giovedì prossimo accenderà Firenze come se fosse Natale. Della notte di White Hart Lane sono tante le cose positive da riportare al Franchi, dal gol di Basanta alla qualità di Salah, dalla voglia di lottare fino all'ultimo alla capacità di Montella di cambiare in corsa una partita che sembrava persa. La nota più positiva però pare essere il carattere che la squadra ha espresso. Nel recente passato infatti, in molte occasioni si era parlato di una squadra incapace di tirare fuori quel qualcosa in più nei momenti del bisogno, caratteristica alla quale Montella aveva sopperito attraverso il gioco nel corso della prima stagione, ma che poi l'anno scorso spesso sembrava essersi smarrita. 

Complice una ritrovata sicurezza dovuta anche ad una condizione fisica in netta ripresa dopo la brutta sconfitta di Parma, la Fiorentina è tornata a vestire i panni della squadra imprevedibile, che anche in caso di svantaggio dà sempre l'idea di poter ribaltare il risultato attraverso la propria filosofia. Un'arma in più nei confronti di tutte le avversarie, che devono mantenersi vigili anche nel momento in cui si trovano avanti, un po' come è accaduto ieri. Gli inglesi hanno giocato una prima mezz'ora magistrale, unica pecca quella di non essere riusciti a segnare il doppio vantaggio, forse anche a causa della presunzione del proprio allenatore. E' lì che la Fiorentina ha cambiato la storia di un match che pareva ben indirizzato, un po' come accaduto contro l'Everton in quel quarto di finale al cardiopalma. 

Adesso questa dote dovrà essere sfruttata al massimo in tutte le competizioni. Dovrà essere messa in campo in ogni partita per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati. Grazie alla carica di giocatori come Pizarro, ieri non ha mollato di un centimetro correndo come un ragazzino fino al 90', ma anche come Borja Valero, criticato per una partita certo non al top ma condizionata da un taglio al malleolo che gli è costato ben 7 punti di sutura. Grazie anche alla determinazione dei nuovi arrivi come Salah in Europa e Diamanti in campionato, che hanno portato quella 'cazzimma' che mancava all'inizio della stagione. 

La Fiorentina ha cambiato passo, adesso dovrà essere brava a mantenerlo senza rallentare.