NO CITTADELLA, NO PARTY

27.07.2010 09:00 di  Marco Conterio   vedi letture
NO CITTADELLA, NO PARTY

Il Vangelo secondo Cognigni, apostolo del verbo dei fratelli Della Valle, è chiaro e cristallino. Ieri ha snocciolato temi e questioni, punti cardine e leve sulle quali sollevare la Fiorentina che verrà. Con la Cittadella Viola, oramai tormentone ed annosa questione irrisolta, come fulcro del progetto, come base sulla quale costruire la viola del domani. O del dopodomani. Perché a settembre l'idea dei proprietari gigliati festeggerà il suo secondo anno di vita, senza che un solo mattone sia stato posato sull'area di Castello.

"La pazienza comincia ad esaurirsi" è il manifesto di una Fiorentina che vuole andare avanti e vuole farlo in fretta. La politica del mercato bloccato in uscita e vivo in entrata, è segnale che qualcosa si muove sempre, ma per farlo a lunghi passi, la conditio sine qua non è sempre e solo lei. La Cittadella. "Senza rischiamo di restare così, consapevoli che un anno possiamo arrivare quarti e quello dopo decimi o magari dodicesimi" è l'avvertimento neanche troppo velato del vice-presidente gigliato. Anche perché ristrutturare il Franchi non è possibile ed ai Della Valle interessa una dimensione che vada oltre allo stadio, che non si fermi a quello ma che comprenda tutto ciò che rientra nel concetto e nel progetto del Four Season.

Entro fine anno, i destini di Castello saranno chiari. Sino ad allora, almeno per questo mercato e per quello venturo, altolà a sogni di gloria, a botti deluxe. Restano i big, ed è già tanto, perché " fino ad adesso abbiamo sforato il tetto ingaggi e il budget, ma se alla fine di agosto fossimo in queste condizioni, cioè senza aver venduto un big, noi non avremmo problemi a coprire questo deficit con introiti derivanti da attività collaterali. Siamo una società senza debiti, non dobbiamo chiedere immissioni di denaro fresco alla proprietà nè necessariamente cedere qualcuno dei nostri campioni" Cognigni dixit. Per il cuore oltre l'ostacolo, per ambire a qualcosa di importante, però, serve sempre e solo lei. Per dirla con uno storico slogan pubblicitario... No Cittadella, No Party.