MONACO, L'ondata viola che ha invaso la città

19.02.2010 09:43 di  Samuele Brandi   vedi letture
MONACO, L'ondata viola che ha invaso la città

Firenze ama la sua Fiorentina, ma non stiamo parlando di un amore esclusivamente legato ai colori di una maglia, no Firenze identifica la Fiorentina come l’ambasciatrice nel mondo della propria città. E’ per questo che in occasioni come quelle di Monaco l’ intera città fatta di giovani ragazzi, tifosi di vecchia data e soprattutto famiglie intere si organizza per seguire la propria squadra del cuore. In questa occasione Firenzeviola.it ha seguito da vicino questa esperienza unendosi ad un gruppo di tifosi.

Partenza da Viale Maratona alle ore 1:00 di Mercoledì 17 mattina, otto ore di viaggio in pullman a tratti interminabile ma quando ti svegli, da un sonno non certo confortevole, ti accorgi che intorno a te c’è solo neve, sei in Germania e che dopo meno di 12 ore dovrai essere pronto per incitare la tua squadra su un campo a dir poco difficile come quello dell’ Allianz Arena. Una volta arrivato a Monaco però già qualcosa non ti torna e rimani stupito nel vedere che, c’è tanta gente in giro, ci sono tante persone che parlano italiano, anzi no, fiorentino e soprattutto tutte queste persone portano al collo sciarpe di color viola.

Tra birra, Wurstel e tante foto da scattarsi insieme a sconosciuti, ti rendi conto subito che qui il calcio è differente, tifosi del Bayern che scherzano con quelli della Fiorentina, insomma questo è quello che ci piacerebbe vedere sempre in Italia, ma visti gli ultimi episodi accaduti nel nostro campionato subito capisci che per questo, noi italiani, siamo indietro anni luce. Le ore passano ed alle 18:15 parte il pullman dall’albergo destinazione Allianz Arena, man mano che ti avvicini alla tua meta intravedi in lontananza un gommone rosso che ti attende ed allora l’ adrenalina sale ed i primi cori cominciano a farsi sentire. Arrivati allo stadio ti accorgi subito che l’organizzazione è ottima, le file sono pochissime ma soprattutto all’interno di quel favoloso impianto puoi trovare di tutto, dal piccolo bar al ristorante ben fornito, l’importante è avere con se una tesserina che ti rilasciano fuori dallo stadio ben carica di Euro perché, all’interno dell’impianto, i soldi non girano e se vuoi comprare qualcosa lo devi fare con la famosa tesserina.

La partita inizia, il tifo è alle stelle e per 90 minuti l’incitamento dei supporter gigliati si fa sentire eccome. L'urlo "Si sente solo Firenze" prosegue ininterrottamente anche dopo le evidenti sviste arbitrali che hanno portato il Bayern a battere la squadra viola dimostrando quanto i tifosi gigliati amino questa squadra. La partita si conclude come sappiamo ed allora si ritorna verso l’albergo molto arrabbiati ma consapevoli di aver visto undici leoni in campo che hanno lottato fino alla fine per regalare una gioia a Firenze, ma soprattutto, tutti i tifosi viola sanno che nella partita di ritorno il Bayern dovrà venire a Firenze per passare il turno, ed anche in quella occasione, gli uomini di mister Prandelli, faranno di tutto per impedirglielo.

Il mattino seguente alle ore 11 è fissato il ritrovo per riordinare le idee e ripartire alla volta di Firenze con una speranza in più, dato che la nostra Fiorentina non è ancora fuori da tutti i giochi. Nel lungo viaggio di ritorno tanti gli argomenti affrontati, dal clamoroso goal concesso al Bayern all'espulsione assurda di Gobbi per poi arrivare al gossip puro e l'argomento più seguito è quello che vede come protagonisti due giocatori della Juventus, per essere chiari i protagonisti del presunto triangolo amoroso sono Buffon, Amauri ed Alena Seredova. Prima di arrivare a Firenze partono gli ultimi cori con voci stanche e roche ma sempre pronte ad urlare "Forza Viola".