MERCATO, Il trionfo del Prandelli-pensiero.

04.06.2008 03:00 di  Marco Gori   vedi letture

Gilardino, Jovetic, Melo gli arrivi sicuri, Vargas e Reveillere quelli probabili, Comotto e Ferrari quelli possibili, Burdisso e Kompany i sogni; e poi molti probabili partenti, Cacia e Pasqual in testa: il campionato è terminato da solo 16 giorni, il mercato è, almeno dal punto di vista ufficiale, appena iniziato, ma la Fiorentina 2008/2009 sta già prendendo forma. Saranno tuttavia gli ultimi acquisti, quelli dai nomi forse meno altisonanti, a darci qualche indicazione in più su come potrà giocare la nuova Fiorentina. Tuttavia, l' impressione che si trae almeno dalle prime mosse di mercato della società viola, è quella di un ritorno all'antico e più precisamente al campionato 2005/2006, il primo della gestione Prandelli. Lo confermerebbe il fatto che il primo tassello della nuova Fiorentina è stato l'acquisto di Alberto Gilardino, non solo un pupillo del tecnico lombardo, ma soprattutto un tipo di giocatore da cui il Prandelli-pensiero non può prescindere. Un altro aspetto da non sottovalutare è la rinuncia a Fabio Liverani e l'acquisto di un giocatore come Felipe Melo, scoperto sì da Pantaleo Corvino, ma in possesso di quelle doti di lotta e dinamismo tanto gradite al tecnico viola. Stevan Jovetic dovrebbe, a rigor di logica, seguire lo stesso iter di Zdravko Kuzmanovic, ovvero venire buttato nella mischia solo dopo un adeguato periodo di maturazione; ma non è detto che non possa diventare quel trequartista puro, quel giocatore capace di giostrare dietro alla prima punta, la cui mancanza, a parte alcune prestazioni di Luis Jimenez, fu una delle poche lacune della Fiorentina di tre anni fa.

A patto che tale ruolo non spetti alla fine ad Adrian Mutu, il cui impiego sulla fascia sinistra ha fatto sì spesso impazzire le difese avversarie ma ha anche creato qualche imbarazzo a Manuel Pasqual e potrebbe crearne ancora di più a Juan Manuel Vargas. Dando per scontato l'arrivo di quest'ultimo, e considerando la carenza di esterni sinistri di qualità e quantità a prezzi ragionevoli, degli "Jorgensen giovani", tanto per intenderci, potrebbe essere proprio il peruviano l'ultimo componente del terzetto che dovrebbe giostrare alle spalle di Gilardino, ed in quel caso potrebbe essere rimessa in discussione la partenza, data per probabile, di Manuel Pasqual. Venendo alla fascia destra, la partenza di Tomas Ujfalusi lascia un vuoto non solo tecnico: il nazionale ceko, arrivato a Firenze come difensore puro, aveva negli ultimi tempi, preso sempre più confidenza col cross e pure con la rete; sia Comotto, che Ferrari, che lo stesso Reveillere, potrebbero essere delle validissime alternative, ma nessuno di loro ha la versatilità di "Ufo"; l'arrivo di un terzino con caratteristiche più offensive farebbe salire le quotazioni di Semioli, mentre quelle di un classico esterno difensivo quelle di Santana; l'arrivo invece di due giocatori con caratteristiche opposte darebbe al mister un'arma in più, e alle due "ali" la possibilità di riscattarsi dopo una stagione a corrente alternata. Si è spesso parlato di sette acquisti, siamo già -perdonateci l'ottimismo, ma i segnali provenienti da Catania appaiono assai confortanti- a tre e mezzo, quindi a metà dell'opera. Ovviamente dovremo pazientare almeno un altro mese e mezzo, cioè fino a quando la nuova squadra muoverà i primi passi, ma la seconda metà del mercato gigliato potrebbe davvero sancire il trionfo-del Prandelli-pensiero.