MERCATO, Da gennaio: Tello-Zarate ok, poi il vuoto
Andrea Della Valle l'ha definito positivo all'80%. Una percentuale che – da qualunque parte la si voglia guardare – resta in sospeso tra dubbi, critiche ed aspettative. Il riferimento, chiaramente, è al tanto discusso mercato di gennaio, oggetto di discussioni, analisi, giudizi e via discorrendo. Una sessione, quella invernale, che da sempre suscita clamore, a maggior ragione in questo caso. Si poteva fare di più? E' stato fatto qualche errore? Sono arrivati gli uomini gusti? Ma sopratutto, sono arrivati gli uomini che voleva Sousa? Domande che aleggiano ormai da settimane, e che vedranno la loro risposta definitiva al termine del campionato. Quando, inesorabili, arriveranno i verdetti.
Nel frattempo, però, passando in rassegna i numeri fin qui collezionati da chi è arrivato a gennaio, è possibile farsi un'idea di quanto abbiano inciso all'interno del "lavoro collettivo di squadra", tanto per citare lo stesso Sousa...
TELLO – Iniziamo da lui, non perché sia il nome più illustre dei 5 acquisti di gennaio, ma perché di fatto è colui che ha collezionato più minuti con la maglia viola: 551 minuti in otto partite di campionato (media di 68 minuti a gara), un gol all'attivo (contro l'Atalanta a Bergamo) e 4 assist. Un bottino tutto sommato positivo, che lascia comunque margini di miglioramento sia per queste ultime giornate di campionato, sia per un ipotetico futuro in maglia viola (la Fiorentina ha l'opzione di riscatto nei confronti del Barcellona).
ZARATE – Rispetto a Tello, scende il minutaggio, con 226' in 7 gare di campionato (33' a gara) e 119' in due gare di Europa League (contro il Tottenham), ma sale la quota di gol realizzati (2, contro Carpi e Verona), oltre ad un assist. Un ingresso, il suo nella rosa, rumoroso così come ha abituato i tifosi in questi anni. Giocate, nervosismo (con le 3 giornate di squalifica) ed un voto comunque più che sufficiente portato a casa fino a questo momento.
TINO COSTA – Detto di Tello e Zarate, spazio alle note negative. Il centrocampista ha finora collezionato 5 presenze in maglia gigliata (più una in Europa League contro il Tottenham), per un totale di 41' a gara. Troppo pochi, così come troppo poche sono state le sufficienze raccolte in campo. Il giocatore, arrivato dal Genoa, finora non ha reso come sperato, non riuscendo a rappresentare quell'alternativa di livello a Vecino e Badelj necessaria a gennaio. In queste poche partite che restano al termine, avrà sicuramente altre chance. Ma il giudizio al momento resta negativo e difficilmente potrà subire stravolgimenti.
KONE – Senza ombra di dubbio qui siamo dentro al restante 20% citato da ADV che non rientra evidentemente nel mercato positivo condotto da gennaio. Il calcolo è rapido e disarmante allo stesso tempo: 0 presenze in campo, un infortunio che lo ha rallentato nell'inserimento. E tanta, tantissima panchina. Ad oggi, il suo acquisto (in prestito) non ha ancora trovato una conferma, anche se Sousa si è detto pronto a farlo esordire entro breve in maglia viola. Sì, ma quando?
BENALOUANE – Come Kone, l'altro innesto che ancora il terreno di gioco non l'ha visto neanche da vicino. A differenza del centrocampista, però, c'è da aggiungere l'infortunio con cui convive ormai da mesi. E con il quale – è bene ricordarlo – è arrivato a Firenze. Neanche un allenamento all'attivo assieme al resto dei compagni, e di conseguenza neanche una convocazione. Inoltre, il futuro pare denso di ombre, visti i legali ed avvocati che sembra saranno protagonisti da qui alla fine della stagione per riparare al danno. Oltre che alla beffa.