LOKO
"Es loco, es loco", diceva un Higuain sbigottito alle persone intorno a lui, quasi a voler chiedere spiegazioni. Il centravanti della Juve era stato appena affrontato a muso durissimo dal giovane centrale viola Nikola Milenkovic, a seguito di alcune scintille nate da un contrasto di gioco. Il difensore serbo classe '97 ieri sera è stato tra i migliori in campo per quanto riguarda la squadra di Pioli, e non solo, anche e soprattutto per la grande personalità mostrata in alcune situazioni di gioco, e in una partita così complicata come quella contro la Juve. In fondo l'aveva detto anche alla vigilia: "Higuain, non ti temo". Già quella poteva essere considerata come un'iniziale prova di coraggio.
Buttato dentro per arginare lo strapotere fisico di un certo Mandzukic, tema che fu chiave tattica dell'andata, Milenkovic ha svolto alla perfezione il compito a lui richiesto, annullando di fatto dal campo il croato, in quella che poi si è tramutata in una sorta di riproposizione calcistica del conflitto serbo-croato. Bleki, soprannome in patria del centrale ex Partizan mutuato dall'inglese blackie (moro, ndr), nonostante la giovanissima età e l'esperienza praticamente nulla, non ha esitato a tirare fuori i denti davanti ad uno dei più quotati centravanti al mondo. Da ieri, mutuando stavolta dallo spagnolo, potete dunque chiamarlo "Loko". Certifica Higuain.