LEZIONI DI TIFO DA NAPOLI, NO GRAZIE
Penso che sia giunto il momento di dire basta a chi vuole dare lezioni di vita e di tifo ai fiorentini. Dopo aver subito le calunnie su quello che sarebbe stato il comportamento della Fiorentina contro il Napoli, bellamente e orgogliosamente respinte al mittente, sento dire, da tale signor Alvino che i tifosi viola sono “i peggiori del mondo” per i cori che hanno riservato ai napoletani. Lungi da me voler giustificare qualsiasi forma di razzismo, intolleranze o discriminazioni territoriali ma sugli spalti si usa spesso un linguaggio non proprio da oratorio e lo sanno tutti coloro che seguono il calcio, in primis i ragazzi delle curve di qualsiasi fazione essi siano.
Non entro nelle dinamiche delle curve perché non le conosco e non ho le competenze, ma quello che ho sentito domenica è quello che sento da anni in tutti gli stadi d’Italia. Non che questa sia una scusante, ma la morale ai tifosi gigliati proprio non la tollero. Anche noi ci prendiamo i nostri aberranti cori dalle varie tifoserie avversarie e cosa dobbiamo fare, piangere dopo ogni partita? Andare alle radio e televisioni a dare di brutti e cattivi ai nostri antagonisti? Se poi ci saranno gli estremi, ci penseranno gli organi competenti come è stato fatto anni fa per le curve della Juve e dell’Inter che sono state chiuse proprio per cori contro i napoletani, mentre il Milan fu sanzionato con una multa di 10.000 euro. Questi provvedimenti non li facevano essere “i peggiori del mondo”? Non credo che gli cantassero le canzoni di Gigi D’Alessio o canti popolari torinesi e milanesi. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…
Vorrei ricordare a chi ci da insegnamenti di bon ton calcistico, che i sostenitori del Napoli dopo il minuto di silenzio per la morte di Astori a Milano contro l’Inter, intonarono prontamente un “un solo grido, un solo allarme, Milano in fiamme” e non credo parlassero di un barbecue a San Siro. Senza ricordare quello che succede a chi va a vedere le partite al San Paolo nel settore ospiti. Mi è stato più volte raccontato da nostri tifosi di vere e proprie schedature prima di arrivare allo stadio, controlli minuziosi con tanto di bottigliette tolte per motivi di sicurezza, spalti ingabbiati al limite di non riuscire a vedere il campo. Peccato che le bottigliette partenopee, che possono entrare, ritornino dai gradoni più alti sulla testa dei fiorentini con incluso liquido corporale. Di questo non è a conoscenza chi ci giudica o è meglio non raccontarlo? Sono comportamenti da tifoseria migliore del mondo, come lui ritiene quella napoletana?
E’ chiaro che più dei cori al signor Alvino gli roda la possibilità svanita di vincere l’agognato scudetto, e questo lo posso capire, ma forse è meglio che se la prenda coi suoi calciatori che hanno mollato psicologicamente e di conseguenza fisicamente, come confermato anche da Sarri, ma buttare la croce sui viola e dire che i calciatori napoletani hanno giocato “contro l’odio verso di loro” lo trovo ridicolo. Non so cosa pensi il signor Alvino di quello che successe a Roma per la finale di Coppa Italia fra Fiorentina e Napoli e quali sentimenti percepì in quello che avvenne prima e dopo la gara, visto che parla di odio in quello che ha sentito domenica al Franchi. Forse è più facile vedere la pagliuzza nell’occhio del prossimo che la trave nel proprio?
La Signora in viola