LE SORPRESE (O DELUSIONI) NON MANCANO MAI

16.03.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LE SORPRESE (O DELUSIONI) NON MANCANO MAI

Lo stadio si farà, si, forse ma anche no; Bernardeschi resta a Firenze, si, forse ma se ne riparlerà. Le certezze non fanno parte dell’universo viola, basta guardare il mesto campionato che si sta trascinando verso un finale senza entusiasmo fra la mancanza di motivazione da parte di tutti.

L’apatia che ci ha preso viene però stuzzicata dai suddetti argomenti che ci travolgono in un mix di sensazioni e delusioni che si rincorrono, sicuramente più dei calciatori in campo. Non è passata neanche una settimana della presentazione del nuovo stadio e si viene a scoprire che dovrebbe esserci un documento dove si dichiara che se non si trovano partners, l’interesse della Fiorentina alla costruzione dello stesso decadrà. Ma come, se i DV è da anni che sbandierano la volontà di avere un impianto di proprietà e ci fanno venire l’acquolina in bocca con un plastico e immagini bellissime, con ipotesi di costruzione entro il 2021 (alla quale non è facile fare affidamento perché mi sembra un tempo troppo ravvicinato), adesso tirano in ballo il problema economico? Certo che 420 milioni sono tanti, senza dubbio, ma pensavo che lo sapessero già che un’impresa del genere ha un costo ingente! Per una scettica come me, che non ha mai creduto a questo sogno, sia per i DV sia per la politica e la burocrazia, non è una grande delusione e la metto insieme a tutte quelle che ho accumulato da tempo. Sono riusciti a non essere chiari nemmeno in questa occasione!

Alla possibilità invece che Bernardeschi possa rimanere uno o due anni ancora a Firenze vorrei crederci ma, anche in questo caso, alcune dichiarazioni mi lasciano perplessa. Da una parte la sicurezza del giornalista che ha a suo tempo tirato fuori la notizia del nostro ragazzo all’Inter, anche se la società ha poi smentito, ma non mi ha rassicurato nelle parole di Cognigni (quando parla lui è spesso buriana!) e ADV. Il primo sentenzia che “la Fiorentina non si può identificare in un solo soggetto” (riferendosi a Berna), ma visto che di soggetti validi ne abbiamo pochi, forse sarebbe il caso di coccolarlo e blindarlo invece di minimizzare. Federico fa di tutto per mandare segnali positivi alla Viola, non ultimo il “disgusto” verso la sciarpa bianconera, ma il rinnovo e l’adeguamento del contratto non può farlo da solo. Dovrà comunque aspettare giugno, così come ha detto ADV, ritenendo quello il momento giusto per affrontare il problema. Spero con tutto il cuore che questa attesa non porti sorprese spiacevoli e non sia il lasso di tempo necessario per valutarne la cessione.

 

La Signora in viola