LA STATISTICA, I 301' a reti bianche della difesa viola

07.10.2008 10:10 di  Stefano Borgi   vedi letture

Trentuno con la Lazio, novanta a testa fra Genoa, Steaua e Chievo. In tutto fanno trecentouno minuti, diciottomilasessanta secondi, nei quali Sebastien Frey ed i suoi fratelli non hanno subito gol. La parentela del francese è formata nello specifico dalla coppia centrale Dainelli - Gamberini, dai terzini Comotto, Vargas e Zauri, con l'assistenza saltuaria di Gobbi e Jorgensen. Subito una parola buona per il capitano che proprio contro il Chievo ha raggiunto il prestigioso traguardo delle 200 presenze in serie A. Dario è apparso preciso e puntuale nei suoi interventi (è il giocatore che ha recuperato più palloni nei 90' con trenta, secondo Gamberini con ventinove) ed ha mostrato una "cattiveria" per lui insolita. Il "Gambero" da parte sua non è più una novità ed è ormai in pianta stabile sul taccuino di Lippi.

 

Dicevamo dei 301' d'imbattibilità e, possiamo dirlo, giungono a proposito. Se in Champions League le cose erano andate tutto sommato bene con i soli due gol subiti a Lione, in campionato il piatto piangeva. Fra Juventus in casa, Napoli e Lazio in trasferta, lo score era già di 6 reti subite, con l'unica isola felice del derby dell'Appennino col Bologna. Giova ricordare che nell'era Prandelli il reparto arretrato viola è sempre stato il fiore all'occhiello della squadra. Miglior difesa nel 2006-2007 con sole 31 reti subite, quarta l'anno prima con 41, e quinta la stagione scorsa con 39 gol al passivo. Una continuità di rendimento eccezionale considerando anche il lungo infortunio patito da Frey nel gennaio 2006. L'ultima considerazione la spendiamo proprio su Sebastien. Insieme a Gilardino è l'unico della rosa viola risparmiato dal turn-over (l'altro con più minuti sarebbe Felipe Melo ma il brasiliano è stato fuori un turno per squalifica) e con 540' disputati, ai quali vanno aggiunti i 360 in Champions League, è il giocatore più impiegato fra campionato e Coppa.