LA PRIMA VERA FIGURACCIA VIOLA

05.03.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LA PRIMA VERA FIGURACCIA VIOLA

Devo confessare che i primi brividi per la partita contro la Roma sono iniziati molto prima del fischio d’inizio, nel momento in cui ho saputo che giocava Tino Costa al posto di Badelj e che non avremmo approfittato delle incursioni sulla fascia di Tello. Io adoro e mi fido ciecamente di Paulo Sousa, ma ieri sera non mi è piaciuta la formazione iniziale. C’è da sottolineare che, a parte le scelte discutibili, il nostro allenatore non può contare su una rosa così importante da consentirgli, avendo giocato lunedì, innesti diversi da quelli visti, gli uomini a disposizione sono quelli. La differenza salta ancora di più agli occhi se si pensa che per la Roma hanno fatto faville due dei nuovi acquisti di gennaio (gol di El Shaarawi e Perotti, che ha preso anche un palo).
Spero che qualcuno se ne sia accorto. I calciatori non devono solo far numero ma, soprattutto, essere utili al gruppo e alle esigenze del Mister. 
C’è da dire che due dei gol della Roma sono viziati da fuorigioco, che quello di Salah è stato deviato da Astori, che dopo mezzora avevamo perso due dei nostri migliori centrocampisti (Borja Valero e Vecino) e questo la dice lunga sulla serataccia viola. Purtroppo il rigore, procurato da Tello entrato da poco, non è riuscito a far ripartire il motore gigliato e la nostra squadra non è mai riuscita ad essere incisiva surclassata, mi duole dirlo, dai giallorossi.
Ci hanno fatto sentire veramente degli intrusi, niente a che vedere con la Viola vista solo pochi giorni fa contro il Napoli che ci aveva fatto ben sperare per questo incontro. E’ vero anche che i partenopei non hanno giocato ai ritmi della Roma e, alla luce di quanto successo all’Olimpico, rimane il rimpianto di non avere vinto lunedì al Franchi.
Negli scontri diretti non riusciamo proprio ad imporci e speriamo che il nostro cammino futuro ci dia altre sicurezze perché finire a pari merito con Napoli o Roma ci vedrebbe perdenti. 
C’è tanta amarezza perché una sconfitta così brutta e pesante la Fiorentina non l’aveva mai subita quest’anno ed ho pensato che la beffa poteva essere ancora più pesante quando ho visto entrare in campo Totti. Nella perfetta sceneggiatura del suo ritorno, ho temuto che potesse firmare una vergognosa, per noi, “manita” e comunque c’è andato vicinissimo colpendo un palo su punizione. Siamo riusciti anche nell’impresa di far fare pace al Pupone e Spalletti! La pace invece non la trova mai il procuratore di Salah, che continua a prenderci per i fondelli, senza che nessuno possa zittirlo.
Adesso non rimane che lavarsi velocemente di dosso questa figuraccia e concentrarsi sulle prossime partite che, toccando ferro, possono definirsi abbordabili.

La Signora in viola