LA CURA DELLA VALLE
Si dice che in genere "squadra che vince" non si cambia. Ma a giudicare da quel che sta passando per la testa di Delio Rossi, la Fiorentina che domani riceverà il Palermo al "Franchi" almeno nei suoi interpreti potrebbe quantomeno cambiare rispetto a San Siro. La novità principale potrebbe essere in mezzo al campo, con Kharja che sembrerebbe partire avvantaggiato su Lazzari per una maglia da titolare con Montolivo e Behrami (De Silvestri e Pasqual saranno invece gli esterni rispettivamente a destra e sinistra), mentre in difesa dal primo minuto tornerà Gamberini a completare il reparto con Natali e Nastasic.
Quel che non cambia, invece, è la cura Della Valle. Il presidente onorario Andrea, di fatto, ha staccato la spina soltanto nell'immediata vigilia della vittoria di Milano, lasciando al fratello Diego il compito di caricare il gruppo la sera prima della partita. Ma già 48 ore dopo l'impresa contro il "diavolo", ADV si è rituffato nel clima gigliato. La seduta di questa mattina, del resto, lo ha visto di nuovo vigile e presente, ad osservare quei ragazzi che aveva psicanalizzato e cercato di scuotere per tre giorni consecutivi soltanto una settimana fa, dopo lo stop interno contro il Chievo.
Quella di domani contro il Palermo, del resto, è una tappa fondamentale del presente e del futuro della Fiorentina. Perchè altri tre punti metterebbero del tutto in cassaforte il discorso salvezza, e perchè anticipare la sicurezza di mantenere la massima serie consentirebbe al club viola di progettare, e programmare, nel migliore dei modi il futuro. Sul nome del diesse, ad esempio, non ci sono al momento grandi certezze. Resta Oriali il nome più gettonato in Fiorentina (anche se di contatti ufficiali al momento pare non ve ne siano stati), ma come del resto anticipato dallo stesso ADV, tutto sarà definito a tempo debito, quando si potrà pensare solo e soltanto alla prossima stagione. Per il momento, dunque, testa solo al Palermo e alla sfida di domani. Anche questa è la cura Della Valle per la Fiorentina.
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