L'OMBRA DELLO ZENIT SUL PEK
Fra le tante questioni che stanno vivacizzando il mercato della Fiorentina nella settimana immediatamente seguente alla fine del campionato c'è sicuramente il caso Pizarro. Come un fulmine a ciel sereno, il giocatore ha chiesto la cessione - deluso dalla vergogna del finale di campionato che ha visto i viola beffati contro la Roma e nell'ultima giornata con la rimonta del Milan a Siena.
Ma anche se la Fiorentina proverà a ricucire lo strappo, rimane l'interrogativo: perché prendersela con i viola, che oltre al danno di aver perso il terzo posto rischiano la beffa di perdere il loro regista, uomo determinante per il gioco di Montella?
La sensazione, che ora dopo ora trova conferme, è che dietro alla voglia di cambiare aria di Pizarro ci sia davvero lo Zenit S.Pietroburgo di Spalletti. Già lo scorso anno il tecnico toscano, che lo aveva allenato a Udine, aveva provato a portare il Pek in Russia. "Ho avuto offerte del River Plate e mi voleva Spalletti allo Zenit, ma in Russia è troppo freddo" spiegò Pizarro lo scorso 10 agosto, alla presentazione da nuovo giocatore della Fiorentina. Certo, visto il clima di questo pazzo maggio potremmo pensare a una questione meteorologica dietro la voglia di cambiare aria di Pizarro: freddo per freddo, tanto vale andare in Russia.
Ma per sbarcare a Firenze, non va trascurato, il regista cileno accettò la scorsa estate un secco taglio di stipendio: due anni di contratto, il primo a 750mila euro, il secondo a 800mila. Adesso la prospettiva del campionato russo e dello Zenit gli garantirebbe sicuramente un ingaggio più alto. "L'unica offerta che aspettavo era quella di una squadra in Cile" disse un anno fa Pizarro. Che adesso potrebbe invece dire sì proprio allo Zenit dell'allenatore di Certaldo. Costringendo la Fiorentina a ripensare, in parte, il suo centrocampo.