L. ENRIQUE, Me ne andrei se i giocatori non mi seguissero

Dalla sala stampa Samuele Brandi
04.12.2011 17:13 di  Redazione FV   vedi letture
L. ENRIQUE, Me ne andrei se i giocatori non mi seguissero
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique commenta la brutta sconfitta contro i viola:

SALA STAMPA: "Adesso la cosa che mi da più fastidio è il risultato e non penso a cosa succederà la prossima settimana. Oggi tutto è andato male, fino al quindicesimo era una partita equilibrata poi con il rigore tutto è cambiato. Io ho pensato fosse meglio non cambiare l’assetto della mia squadra.  Ho rispetto per i tifosi ed è normale che loro siano arrabbiati, io sono il primo responsabile per quello che sta accadendo".

"Io posso solo continuare a lavorare cercando di migliorare le cose. I risultati dicono che dopo due vittorie abbiamo perso con l’ Udinese all’80° ed oggi contro la Fiorentina in una partita che si è complicata dopo appena 15 minuti. Se mi rendo conto che la mia squadra non mi segue io vado via. Per il momento la squadra mi segue ma se i calciatori non mi seguiranno più io penserei ad andarmene".

"La scelta di Osvaldo è stata troppo chiacchierata ed è stata decisa dalla società, per il nervosismo, fino ad oggi eravamo tra le meno ammonite. Non voglio criticare i miei giocatori, credo che abbiano fatto tutto quello che potevano.
Totti viene da un infortunio e non era ancora al 100%, valuteremo la sua situazione nella prossima settimana".

SKY: "Mi sento male perchè abbiamo perso, come qualsiasi calciatore della Roma. Il rigore ha condizionato la partita, avevamo iniziato bene. Poi il secondo gol su calcio piazzato. Poi è stato molto difficile. E' un momento complicato, ma tutti gli allenatori quando le cose non vanno sono in discussione. Io vado avanti a lavorare. Ma è ovvio che non è facile. Sento ancora la fiducia dei dirigenti. Io penso che la Roma sia una squadra psicologicamente attrezzata, ma di fronte c'è anche l'avversario. Fino a lì ho visto una buona squadra. Il risultato è un disastro per noi"