L'ANNOSA QUESTIONE (PARTE II)
E dire che, ultimamente, era apparso decisamente attento. Il recente passato di Ciprian Tatarusanu sembrava rappresentare un'ottima risposta alle critiche delle prime uscite stagionali. Con la Fiorentina in difficoltà di gioco e risultati il romeno, tutto sommato, si era salvato in più di una circostanza.
Infilando, peraltro, interventi importanti e decisivi come quello su Breite a Liberec contro lo Slovan (i cechi erano sull'uno a due, in piena rimonta, e se il tiro fosse entrato sarebbe stato il pareggio) o come quello su Di Gennaro a Cagliari (e in quest'ultimo caso i sardi erano avanti 1-0).
Non veri e propri miracoli, intendiamoci, ma certamente parate preziose. Che avevano consentito alla squadra di superare il momento di difficoltà e chiudere il discorso europeo in Repubblica Ceca o avviare la goleada in Sardegna. Niente di tutto questo, però, si è verificato ieri sera. Quando, invece, l'erroraccio dopo appena due minuti di gioco dalla ripresa della partita decisa dall'arbitro, ha regalato al Crotone il pallone dell'uno a zero.
Sul cross dalla destra dell'ex Rosi, d'altronde, Tata evidentemente si distrae, e non trattiene un pallone che sembra facile facile. Anzi, per la verità prima lo blocca, poi lo perde, quasi gli scivolasse via inzuppato com'è di acqua. E mentre Gonzalo Rodriguez non fa moltissimo per difendere la sfera, ecco l'arrivo dalle retrovie di Falcinelli che beffa la Fiorentina e gli stoici tifosi viola rimasti sotto la pioggia.
Un gol a freddo, se preferite una doccia fredda (che però ieri è durata oltre 90 minuti), destinato a riaprire vecchie diatribe su un portiere, Tatarusanu, che divide. Tra chi comunque continuerebbe a dargli fiducia vista la giovane età delle alternative e chi, invece, vorrebbe già un cambio tra i pali, magari con l'inserimento di Lezzerini. Senza dimenticare quel Dragowski sul quale Corvino è già pronto a scommettere.
Deciderà Sousa, questo è chiaro, ma dopo il passo indietro di ieri di Tatarusanu, tra i tanti problemi del momento, torna a fare capolino anche l'annosa questione di un numero uno tra i pali che regala sicurezza fino a un certo punto. E che ieri, nel gentile omaggio di un pallone che pareva innocuo, ha aggiunto anche due punti buttati via al cospetto dell'ultima in classifica.