L'ANNO DEI BIG, Borja Valero: all'inferno e ritorno
Dalla retrocessione alla ribalta in pochi mesi, un po' come quello che è successo alla Fiorentina, ma sopratutto quello che è successo ad uno dei top player di questa viola targata Montella: Borja Valero. Un giocatore che dal suo arrivo in viola ha subito fatto intravedere numeri di una scuola che a Firenze non si vedeva da anni, numeri che hanno subito fatto innamorare i tifosi dopo anni di apatia. L'anno scorso, insieme a Gonzalo Rodriguez, è retrocesso con la maglia del Villareal nonostante le 36 presenze condite con 6 reti nella Liga più sfortunata di sempre per il "Sottomarino Giallo". Il 3 agosto 2012 arriva a Firenze per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni, facendo storcere la bocca a quelli che non lo conoscevano ma facendo sorridere allo stesso tempo, tutti quelli che invece lo avevano già visto all'opera. Un contratto che lo lega con la catena alla maglia viola, quattro anni più un'opzione sul quinto e una promessa: per due anni non si parla di mercato con l'obiettivo di riportare più in alto possibile la Firenze calcistica. In questa stagione intanto è uno dei giocatori più utilizzati, non avendo saltato nemmeno una partita tra campionato e Coppa Italia.
Un vero trascinatore che fa la differenza sempre e che guida la squadra anche nei momenti più difficili. Corona questa prima parte di vita viola con un grande gol a Milano che coincide con la vittoria contro i rossoneri che lancia la Fiorentina tra le grandi della Serie A e con la rete negli ottavi di finale di Coppa contro l'Udinese che permetterà ai viola di incontrare la Roma ai quarti. Un grande uomo prima che un grande calciatore, proprio come chiedeva Montella. Adesso le vacanze, poi di nuovo a lavoro, con l'obiettivo ormai più che dichiarato di tornare a giocare la Champions toccata con mano ai tempi del Villareal, ma stavolta con un'altra maglia, quella gigliata della Fiorentina.