JUVENTUS-FIORENTINA, La sfida delle sfide

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UNICA E INIMITABILE - E' come il Rosso Ferrari, come la bellezza sempreterna di Sofia Loren, come i sorrisi di Massimo Troisi, le canzoni dei Beatles e i quadri di Van Gogh. Unica, inimitabile, eterna. E' la Partita. Juventus-Fiorentina, la Bella e la Bestia, nobiltà e potere operaio a confronto. Dalle sfide che profumavano di football d'altri tempi davanti a uno stadio ricolmo di uomini con cappotto e cappello, ai gol della B&B, dal gran rifiuto di Baggio al 2-3 della scorsa stagione.

ORGOGLIO VIOLA - Emozione, ricordi, lacrime e passione. Juventus-Fiorentina è Firenze fatta pallone. Nelle sue fragilità e nelle sue virtù, nelle sue debolezze e nel suo cuore. Un turbine di sentimenti racchiuso in novanta intensi minuti, stretti nella sciarpa viola, con un misto d'odio e amore, di orgoglio e rabbia nel cuore. Torti, ingiustizie, voglia di rivalsa: è l'occasione per schiaffeggiare il padre padrone bianconero, da troppo tempo ormai irridente e irriverente nei confronti del piccolo e umile nemico viola.

LA DOMENICA A TORINO IN 500 - I ricordi dell'ultima sfida, di quello storico 2-3, vivono a fior di pelle nelle menti di ogni tifoso della Fiorentina. "Una delle giornate più belle" hanno gridato ai sette cieli per giorni, mese e settimane. Una sfida vinta gettando il cuore oltre l'ostacolo, mitragliando la zebra ammansita prima e domata poi. E così deve essere anche quest anno. Perché per i tifosi gigliati, questa sfida è tanto, se non quasi tutto. Deve vincere, questa Fiorentina versione 2009, all'Olimpico di Torino. E non tanto per la Champions, per i tre punti o per la classifica marcatori del bomber di turno. Per Firenze. Che, in fondo, è come questa sfida. Unica, inimitabile, eterna.