ILICIC CECCHINO D'EUROPA, MATI FERNANDEZ IN CRESCITA, DIETRO È TOMOVIC IL MIGLIORE

05.11.2015 22:56 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
ILICIC CECCHINO D'EUROPA, MATI FERNANDEZ IN CRESCITA, DIETRO È TOMOVIC IL MIGLIORE
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© foto di Federico De Luca

SEPE – Il primo tiro di Pawlowski esce di poco, il secondo di Kaminski lo blocca agevolmente. Il pericolo principale del secondo tempo è il diagonale di Lovrencsics che fa la barba al palo. Giocando poco non è semplice essere sempre pronto, lui stasera ci riesce, 6.

TOMOVIC – Si fa apprezzare nei primi minuti per una bella chiusura sulla linea dell'out. Resta sicuro anche nella ripresa, impostando anche a dovere la manovra. Il migliore della difesa, 7

RODRIGUEZ – Il Lech sembra avere buona personalità, ma la sua resta una buonissima guardia. Anche nel secondo tempo non si fa mai sorprendere, 6,5.

ASTORI – Linetty lo colpisce dopo 25 minuti rimediando il giallo, lui restituisce qualche colpo, ma è puntuale anche negli anticipi, 6,5.

BLASZCZYKOWSKI – Si vede il giusto nel primo tempo, ma offre comunque un pallone interessante a Rossi e dialoga a modo con Ilicic qualche minuto più tardi. Nella ripresa si nota in copertura, meno in proiezione offensiva. Esce per lasciare spazio ad Alonso. Può sicuramente fare di più, 5,5.

Dal 26'st ALONSO – Rientro più che importante in prospettiva futura, 6.

VECINO – Il primo ad arrivare al tiro, anche se lo fa concludendo centralmente. Il primo anche a tentare di smarcare Rossi come fa al 10' costringendo il portiere polacco all'uscita. Nel secondo tempo imposta meno ma chiude molti varchi. E anche se si fa soffiare il pallone nell'occasione migliore del Lech, si fa perdonare recuperando quello dell'azione del raddoppio. Imprescindibile, 6,5.

SUAREZ – Accanto a Vecino si prende molte meno libertà dell'uruguaiano, limitandosi a giocare il più semplice possibile. Musica identica nella ripresa con tanto di spreco di una buona ripartenza sulla trequarti e qualche appoggio sbagliato. Fin troppo scolastico, 5,5.

Dal 33'st BADELJS.v.

BERNARDESCHI – Comincia sulla sinistra, ma si complica di molto la vita in una copertura difensiva nella quale esagera con i dribbling, regalando poi una punizione insidiosa al Lech. Sul finire della frazione salta con il gomito alto colpendo l'avversario e rischiando il cartellino. Dopo l'ingresso di Alonso si sposta sulla destra. Meno appariscente rispetto al solito, ma comunque concreto, 6.

M.FERNANDEZ – Buono il palleggio iniziale, altrettanto la conclusione a giro dopo 23 minuti che finisce larga di un niente. Bene anche in appoggio a Rossi, nel secondo tempo, anche se il tiro di Pepito viene deviato. L'assist giusto arriva poco dopo, e grazie a Ilicic vale il raddoppio. In evidente crescita, 7.

ILICIC – Avvio in sordina, poi dopo una ventina di minuti dà segnali di risveglio come l'appoggio per il tiro di Mati Fernandez. La crescita è confermata a tre minuti dall'intervallo quando disegna una punizione splendida per il vantaggio viola. Sousa lo richiama di continuo, ma sull'imbucata di Mati Fernandez resta freddissimo e azzecca lo scavetto buono per il due a zero. Cecchino europeo, 8.

ROSSI – Il portiere del Lech lo anticipa su un bel lancio dalle retrovie di Vecino, poi perde il tempo buono per servire Ilicic e conclude debolmente da buona posizione. Ha il merito di procurarsi la punizione che Ilicic trasforma in gol. Si rivede su invito di Mati nel secondo tempo, ma il suo tiro è deviato in angolo. E' l'ultima occasione prima della sostituzione. Contratto, 5,5.

Dal 17'st KALINIC – I movimenti giusti, al tempo giusto, e anche un tentativo a rete, 6.

SOUSA – Altro giro, altra girandola di sorprese. Perchè il tecnico risparmia Badelj, Borja Valero e Kalinic, e perchè dal primo minuto ci sono Suarez, Mati Fernandez e Rossi. Nella prima mezz'ora si fa parecchio sentire con i suoi, evidentemente non troppo soddisfatto. In effetti non è un primo tempo scintillante, ma a pochi minuti dall'intervallo ci pensa Ilicic su punizione a rompere l'equilibrio. Dopo 20 minuti nella ripresa toglie Rossi e mette dentro Kalinic e a seguire richiama Blaszczykowski per il rientro di Alonso, infine tocca a Badelj per Suarez. La sua squadra fa molto possesso palla senza correre grossi rischi visto che il Lech ci prova soprattutto da fuori area, poi chiude il conto con l'assist di Mati e il raddoppio di Ilicic che, stasera, non perdona. Serviva vincere, e contando le condizioni ambientali non semplicissime non era scontato. Tanto più senza elementi importanti. Ha ancora una volta ragione lui, 7.