IL TOP-PLAYER
Stropicciatevi gli occhi. E' tutto vero, è realtà. Del resto i numeri nel calcio non mentono mai e quelli che Alberto Aquilani ha sin qui collezionato indossando la maglia viola sono davvero cifre da competizione (sopratutto, ci sorge spontanea l'obiezione, se paragonati con chi ricopriva il medesimo suo ruolo nelle passate stagioni). Ricapitolarli è in definitiva molto più semplice del previsto: 212 minuti giocati, tre splendidi assist ed altrettante reti, realizzate tutte nelle recenti due uscite dei viola. Una media di un gol ed un assist a partita.
I numeri si fanno ancora più strabilianti se si considera il fatto che fin qui Aquilani non ha ancora mai giocato una gara per intero (il massimo minutaggio si è registrato a a San Siro, nella prima da titolare, quando Aquilani ha disputato 65 minuti di gara, mentre con oggi Alberto ha infranto il muro dei 69 giri d'orologio) così come se si analizzano le sole presenze collezionate dopo tredici giornate (appena sei in tutta la stagione). Numeri da vero top-player, cifre del grande numero 10 che Firenze attendeva ormai da troppo tempo. E poco importa a questo punto se mancano i gol di Stevan Jovetic: con un Aquilani così sognare adesso è lecito. Anzi, è doveroso.