IL PARTO
Sono oltre 200 le ore trascorse dal primo momento clou. Certo, a voler essere precisi, la diatriba tra Montella e la Fiorentina è aperta da mesi e mesi, ma indubbiamente l'incontro al centro sportivo di oltre una settimana fa ha dato il via alla detonazione del caso. E oggi, poco meno di 100 ore dopo la risposta via comunicato del tecnico, il club viola dovrebbe annunciare le sue mosse.
Usiamo il condizionale ormai per inerzia, anche perchè dare per scontate le linee di questa società è ormai impossibile. Tutto e il contrario di tutto, e se possibile anche il peggio oltre il peggio. Perchè questa nuova telenovela, purtroppo, segna anche grossi passi indietro in quella che sembrava una nuova struttura che la Fiorentina era riuscita a darsi sulle ceneri del ciclo Prandelli e delle annate Mihajlovic/Rossi. I due anni dell'Aeroplanino, in altri termini, sembravano preludere a ben altro.
E in tal senso le molte similitudini con quanto accaduto ai tempi di Prandelli, non fanno altro che confermare l'arretramento. E così ci ritroviamo a raccontare l'ennesima, incompresibile, ritardata gestione di fatti di calcio, in questo caso interni. Con conseguente ritardo sulla nuova stagione ed un empasse che non è sfuggito a chi osserva da fuori. Ancora una volta il club viola dimostra inadeguatezza e scarsa conoscenza di dinamiche tecniche, oltre che un ritardo cronico nell'intervenire su determinati rapporti (di certo l'organigramma monstre della società viola non aiuta).
Restano, a margine delle riflessioni, le incertezze che ci auguriamo oggi possano essere fugate. In un senso o nell'altro visto che, di fatto, ancora tutto può accadere. Irraggiungibile o meno, Montella ha già mosso due volte le sue pedine sulla scacchiera, i Della Valle dovrebbero rispondere oggi. Due scenari opposti, da una parte Montella che resta (con tutti i paradossi del caso, ma anche con la convinzione diffusa che resti il tecnico migliore per questa Fiorentina) dall'altra la separazione con l'ingresso di Sousa, ampiamente favorito rispetto a Ventura o Donadoni.
Una sorta di parto, reso anche mediatico da parte della stessa società, che oggi speriamo possa terminare, in un modo o nell'altro, per il bene di una famiglia (quella viola) rimasta di nuovo a bocca aperta, e parecchio delusa.