IL DUELLO

05.08.2011 19:00 di  Lorenzo Marucci   vedi letture
IL DUELLO
© foto di Federico Gaetano

Venti giorni ancora per decidere ma molto probabilmente Mihajlovic ha già in testa il portiere titolare. Boruc e Neto si giocano in queste ultime due settimane le ultime chance per convincere il tecnico che l’uno sia migliore dell’altro per iniziare il campionato. Un dilemma che si era presentato anche l’anno scorso quando il dubbio era tra Frey e lo stesso Boruc. Alla fine la spuntò il francese che poi però ad inizio novembre fu fermato dal grave infortunio al ginocchio.
   La sensazione è che adesso Boruc parta avvantaggiato, non fosse altro per l’esperienza e la maggior conoscenza del campionato italiano. Ha dimostrato affidabilità, maturità e regolarità, dando sicurezza ai compagni di reparto. Ma Neto può ancora sperare, perché la Fiorentina lo considera il portiere del futuro, anche se per lui in verità il futuro è…adesso: l’inizio del brasiliano però non è stato incoraggiante, con quella clamorosa papera contro il Gavorrano che è costata il gol. Un errore grave, frutto forse dell’eccessiva sicurezza e che non può essere ammesso.

Per dare un giudizio su Neto però occorre attendere test molto più impegnativi, quelli che lo chiameranno davvero in causa e magari a più riprese. La partita di domani contro il Newcastle, la più importante tra le amichevoli estive della Fiorentina, sembra un appuntamento adatto per verificare non solo la forma ma le qualità del brasiliano. Quali sono i suoi punti di forza? Le uscite, il senso della posizione, la reattività? Per adesso tutti hanno parlato in termini molto positivi di Neto ma solo domani forse potremmo iniziare ad avere un’idea un po' più chiara su di lui. In fin dei conti dunque per Neto potrebbe essere una partita fondamentale in vista dell’avvio del campionato. La carica e gli stimoli non gli mancano: nella stagione scorsa era entrato nel giro della Selecao da cui poi è momentaneamente uscito a causa del mancato impiego nella squadra viola. Neto vuol riconquistarsi la maglia verdeoro per poi partecipare alle prossime Olimpiadi ma per farlo dovrà giocare con continuità. Alla fine la domanda è una sola. Meglio l’usato sicuro o una novità intrigante ma rischiosa? Mihajlovic non vuole sbagliare la scelta: “E’ l’unico ruolo in cui bisogna avere certezze”.