IL COMMENTO TECNICO: PAZZA VIOLA. DIAMANTI ACCENDERÀ ANCHE GOMEZ. MA BASTA PRENDERE GOL IN CONTROPIEDE

Firenzeviola.it ospita come sempre al termine di ogni partita giocata dalla Fiorentina il commento di Enzo Bucchioni, prestigiosa firma del QS e già nostro editorialista, per approfondire la prestazione della squadra di Montella
11.01.2015 19:34 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
IL COMMENTO TECNICO: PAZZA VIOLA. DIAMANTI ACCENDERÀ ANCHE GOMEZ. MA BASTA PRENDERE GOL IN CONTROPIEDE
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© foto di foto Federico De Luca

Una pazza, pazza, pazza Fiorentina. Questa è una vittoria per cuori forti, densa di emozione, importantissima in un momento particolarmente delicato, fondamentale per ripartire. Per una volta non staremo a fare le pulci a nessuno, se dovessimo parlare di calcio in senso stretto, abbiamo visto degli errori e degli orrori, ma dopo il crack di Parma contava solo il risultato e il risultato è arrivato. Perfino ampio, quattro gol raccontano per sempre di una squadra in salute che manovra bene. Lucida. Perfino in casa dopo troppo tempo. Perfino intenso per la voglia e il carattere dimostrato da un gruppo che ci tiene a far vedere il suo valore, vuole ripartire e ha capito la lezione della maledetta gara della Befana.

Dando un’occhiata alla classifica, torniamo perfino a sorridere. Sono talmente pochi i punti che separano il terzo posto dal…nulla che la Fiorentina è sempre lì, in corsa, pronta a riprendersi quello che le compete. Restano quei gol in contropiede che fanno vacillare le certezze, restano delle amnesie e l’incapacità di gestire il risultato, ma su questo si può lavorare con serenità. Qualcuno mi spiega come mai sul due a zero si tiene tutta la squadra nella metà campo avversaria con la difesa alta come l’Everest? Misteri.

Resta, purtroppo, l’involuzione di un Mario Gomez sempre imbarazzante e psicologicamente non sereno. E’ l’uomo in meno, ma forse un giorno diventerà l’uomo in più. Quando? Attorno a questo interrogativo degli interrogativi sta lavorando anche la Fiorentina. Per qualcuno il tempo è scaduto, per altri l’arrivo di Diamanti potrà cambiare Gomez, ma anche la Fiorentina. Lo speriamo vivamente. Se Diamanti è il giocatore che ha lasciato l’Italia un anno fa, è davvero l’ideale per dare personalità e vivacità all’attacco della viola. Diamanti ha tecnica, ma soprattutto ha forza muscolare e rapidità. E’ quel tipo di giocatore che spacca le partite e apre le difese. Che cambia ritmo, che cambia passo.

Con lui al fianco davvero Gomez può avere palle più veloci, avvantaggiarsi con movimenti imprevedibili. Certo, questa è l’ultima chiamata. Se anche il nuovo arrivato non riuscirà a scuotere il tedesco, la situazione andrà analizzata anche da altre angolazioni, compresa l’ipotesi di uno scambio o di una cessione. Le parole di Montella , sono chiare. E’ vero che Babacar per fortuna sta per tornare, ma giocare senza un attaccante che la butta dentro, diventa ogni partita sempre più difficile. E non c'è sempre il Palermo. Gomez certe volte fa perfino tenerezza, vederlo esibirsi con un colpo di tacco rende bene l’idea di un uomo alla ricerca del giocatore perduto…

Questo resta l’unico vero problema, unito al solito centrocampo con troppi giocatori leggeri e senza muscoli e al maledetto contropiede sul quale le misure spesso saltano per un atteggiamento sbagliato. Non saper gestire il due a zero netto contro un Palermo minimo e minore, dovrà far riflettere Montella che oggi, per altro, anche se tardivamente ha finalmente cominciato a cambiare uomini e modulo per cercare di trovare maggiore equilibrio. Forse il passaggio alla difesa a quattro andava fatto prima, ma sono dettagli. Oltre al risultato importantissimo, ci portiamo a casa anche il cuore e il sinistro di Pasqual, la classe e l’umiltà di Joaquin. Due dei desaparecidos, sono stati determinanti. Con il 3-5-2 il capitano è l’ideale, ha un sinistro che non teme concorrenza nel nostro campionato, quel che serve per innescare la testa di Gomez (magari). 

Vederlo in panchina, anche per questioni caratteriali, è un trascinatore, è sempre stato un colpo duro. Darlo al Milan, concorrente per l’Europa, sarebbe un grave errore, se deve andare, meglio alla Roma. Lo stesso dicasi per Joaquin, in panchina era un delitto, ha classe immensa e umiltà tali che non batte ciglio se Montella gli chiede di fare l’esterno di fatica avanti-indietro. Ma nella sua posizione ideale ha segnato un gol da favola. Domenica a Chievo ci aspettiamo un altro segnale che sappia accompagnare il grande entusiasmo di Andrea Della Valle che dopo il "regalino" Diamanti, ha in mente altre operazioni per competere fino in fondo per l’Europa e per togliersi delle soddisfazioni. La città è con il Presidente, i tifosi hanno il cuore grande e meritano di tutto e di più, speriamo che dopo l’amarissimo caso Neto,  tutti i giocatori abbiano capito che questo, calcisticamente parlando, è un paradiso e il paradiso va rispettato.     

Enzo Bucchioni
Twitter: @EnzoBucchioni