IL COMMENTO, Prandelli c'è, e la società?
Pochissime parole, ma chiare “come un lago senza fango, così limpido come un cielo d'estate sempre blu”, diceva Stanley Kubrick nel suo film Arancia Meccanica. Si è espresso così, Cesare Prandelli, nella conferenza stampa più attesa della stagione fiorentina. Serviva chiarezza, per mettere a tacere voci, indiscrezioni, ma soprattutto titoloni da parte di alcuni giornali. C’era, infatti, chi lo aveva già dato sicuro alla Juventus, chi come prossimo commissario tecnico della Nazionale italiana. Chi, addirittura, come successore di Rafa Benitez sulla panchina del Liverpool. Forse aveva perso la pazienza, Prandelli. Tanto che ieri, in una sala stampa gremita di giornalisti, sorridente come non mai, ha vuotato il sacco: “Io sono qui, pronto a sedermi con la mia proprietà, pronto a rinnovare per i prossimi cinque anni.” Benedetto Ferrara nel suo pezzo su Repubblica l’ha definito un autentico contropiede. Come solo Daniele Cammilli lo potrebbe spiegare, aggiungiamo noi. Perché i veleni nati dalla questione, potevano inquinare un rapporto sincero con la città e un finale di stagione che non ammette depressioni da spogliatoio o tormentoni mediatici.
La palla virtualmente passa ora ai fratelli Della Valle. Già ieri Andrea, presidente dimissionario, ha voluto tramite comunicato stampa fare un passo incontro al tecnicodi Orzinuovi. “Anche se all’interno della Fiorentina c’è sempre stata condivisione di progetti, idee ed intenti tra tutti noi, mi fa piacere sentire ribadire da Prandelli la sua totale condivisione del “Progetto Viola” e la voglia di portarlo avanti insieme a noi. Non avevamo francamente compreso il nascere, in questi giorni, di rumors fastidiosi e destabilizzanti che ci hanno sorpreso ed amareggiato e che sicuramente non sono d’aiuto né alla squadra né alla società. Ora concentriamoci sul campionato dove ci attendono 11 giornate da vivere a pieno regime e con la massima concentrazione”. Si parla ancora di progetto, quindi. Dicendosi pronto a sedersi per ancora tanti anni sulla panchina viola, Prandelli sembra quindi essere d’accordo sulla politica scelta dal club gigliato: quella dell’autofinanziamento. Resta ora da capire –e alla Primavera manca davvero poco- come le due parti si accorderanno (se si accorderanno) per quanto riguarda l'aspetto tecnico del progetto che verrà.