"TUTTOSINISASHOW", Il sillogismo di Adem Ljajic...

04.12.2010 15:23 di  Stefano Borgi   vedi letture
"TUTTOSINISASHOW", Il sillogismo di Adem Ljajic...

Sinisa Mihajlovic fa notizia anche quando parla seriamente. Nessuna battuta, stavolta, nella tradizionale sala stampa della vigilia, bensì un paio di frasi (anzi mezze frasi) che “aprono” un mondo sul futuro viola. Protagonisti Adem Ljajic e Juan Manuel Vargas. Partiamo dal talentino serbo, sempre più nelle grazie di Mihajlovic. Argomento Cassano, tormentone da qui...all'eternità. “Garrone ha detto che difficilmente Cassano troverà una squadra. Lei che ne pensa e lo vorrebbe alla Fiorentina?” la domanda della giornalista è perentoria, almeno quanto la risposta... “Cassano a me piace, ma non ci serve...” Controdomanda: “Ma come? Nemmeno senza Jovetic?” Controrisposta, ancora più perentoria... “Se non c'è Jovetic abbiamo Ljajic. Ripeto, Cassano non ci serve...” Allora: seguendo una sorta di sillogismo aristotelico, se Cassano non serve perchè c'è già uno come Ljajic, per la proprietà transitiva se ne deduce che Ljiajc sia uguale e/o migliore di Cassano. Una bella responsabilità e per Ljajic abbiamo l'impressione che il tempo della cioccolata sia terminato...

Vargas dicevamo: frase sibillina di Mihajlovic: “Vargas? Sta bene, molto bene. Stiamo rivedendo il vero Vargas, gli deve essere scattato qualcosa in testa, non so cosa ma gli è scattato...” Piccolo flashback: a Sinisa non piacque per niente la fuga del peruviano con rientro ritardato dall'ultima trasferta della sua nazionale in Colombia. Gli piacque ancora meno quel quarto d'ora di Vargas contro il Milan (a solo 24 ore dal rientro) fatto d'indolenza ed approssimazione. Il tutto sfociò nelle dichiarazioni postume in sala stampa dove Mihajlovic disse che che contro la Juventus non sapeva se far giocare Vargas, perchè... “Non basta fare bene un allenamento su cinque per giocare, e Vargas non è ancora in condizione”. Poi Vargas a Torino giocò e contribuì fattivamente al vantaggio viola. Oggi, la frase sullo scatto mentale di Vargas, criptica, ermetica, ma che secondo noi significa che il "loco" ha finalmente capito che alla Fiorentina ci sono delle regole e che comanda Mihajlovic. Come si suol dire... “Ubi maior...”