I PIÙ E I MENO, DIFESA HORROR. TOLEDO ESORDIO OK

29.07.2016 22:06 di  Luciana Magistrato   vedi letture
I PIÙ E I MENO, DIFESA HORROR. TOLEDO ESORDIO OK
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I PIÙ

TOLEDO - Desta subito una buona impressione, fin dai primi minuti. Subentra a Minelli come esterno destro e pronti e via conquista una punizione al limite poi sprecata da Zanon. Certo poi gli avversari gli prendono preso le misure ma va anche considerato che non si è praticamente mai allenato con il gruppo. Nel finale Sousa lo sposta a sinistra nel tridente con Kalinic e Hagi e l'argentino mostra altri numeri visto che si accentra con velocità scartando, in una occasione, anche un paio di avversari

ZARATE - Confermate le impressioni positive avute già a Moena anche se gioca solo venti minuti. Appena entrato l'argentino ha creato scompiglio nell'area del Cesena che sul 2-0 ha dovuto ripiegare in difesa. Bravo, rispetto a Baba del quale ha preso il posto al centro del tridente, a fare reparto. Ma a sua volta lascia spazio al centravanti puro Kalinic

MINELLI - Va citato solo perché nel nulla cosmico del primo tempo è apparso lui il più in forma e volenteroso, visto che con gli Europei non ha fatto vacanze né preparazione anche se le uniche cose buone si vedono all'inizio perché poi si adegua alla mediocrità viola

I MENO 

MANCINI - Un disastro. Non è ben assortito con l'altro centrale nonostante nel primo tempo dalle sue parti ci fosse un giocatore "in vacanza" come Rodriguez. Sul primo gol perde Ragusa, anche se poi è Bagadur a sbagliare l'intervento e nel raddoppio viene sovrastato da Djuric

BANGU - Un pesce fuor d'acqua che, con Diakhate, prova a scambiarsi posizione e ruolo a centrocampo nel corso del primo tempo memore forse delle partite in Primavera con il senegalese, ma con pochi risultati anche perché il congolese ha fatto pochissimi allenamenti con la prima squadra

BABACAR - Subito uno spunto e un gol sfiorato (o fallito dipende dai punti di vista) poi il nulla anche perché non ha avuto più palloni giocabili ma, d'altronde, con tanti ragazzini in campo (e soprattutto Minelli e Baez ai suoi fianchi)  doveva essere lui il trascinatore. Di sicuro non un buon esordio.