I CONTI SENZA L'OSTE
Chi glielo dice a Rocco Commisso che dopo quattro anni potrebbe ritirare fuori il progetto dell'architetto Casamonti per il Franchi, bocciato a suo tempo dalla Soprintendenza per salvaguardare le curve? Chi glielo dice che ora può investire i soldi anche sullo stadio, dopo averne investiti 110 milioni sul Viola Park, mentre - dopo lo stop al suo progetto - vedeva fallire nell'ordine quello della Mercafir, quello in embrione di Campi ed ora il restyling del Franchi con i soldi pubblici del Pnrr?
Eppure sarebbe questa l'idea paventata oggi dal senatore di IV Matteo Renzi, accompagnato in conferenza stampa dalla senatrice Paita, dalla consigliera comunale Felleca e dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, portato anche come esempio della riuscita di progetti fatti in accordo tra pubblico e privato, come il Viola Park. Soldi pubblici dell'Europa e del Governo (sia i 55 negati dall'Europa insomma che i 95 del Governo) per le case popolari o altre cose per la comunità, soldi esclusivamente privati per gli stadi è il mood ripetuto da Renzi che propone però un emendamento per togliere vincoli superflui per un impianto che deve essere funzionale, nella fattispecie sulle curve, in pratica l'ostacolo al progetto di Commisso nel 2019.
Il senatore vuole riproporre l'emendamento per togliere appunto vincoli che permettano al privato di investire in un progetto suo, soprattutto ora che il governo, come ha sottolineato Matteo Salvini in mattinata, non vuole dare soldi pubblici per uno stadio. Renzi ha proposto un incontro con la premier Meloni e con il sindaco di Firenze Nardella per superare l'empasse, anche se sembra fare i conti senza l'oste, ossia il presidente Commisso, che arriverà in Italia nei prossimi giorni.
"La Fiorentina ha messo tanti soldi per il Centro Sportivo, io spero li metta anche il Franchi così va in porto questa roba - le parole di Renzi - Però è inutile andare prima da Commisso se non hai risolto il problema a monte. A distanza di quattro anni gli viene detto vi va bene questo progetto? Non credo che Rocco Commisso dica per ripicca "no, non lo faccio". Staremo a vedere, certo è che la telenovela Franchi si arricchisce di un'altra puntata, dal sapore politico, e Rocco Commisso può prendere i pop corn e stare a guardare ancora un po', prima di dire se, visti i precedenti, ha ancora voglia di investire nel Franchi.