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© foto di Giacomo Morini
L'Europa fugge veloce con la maglia bianconera indosso. La Juve soffre, recupera ed in ultimo, con l'ex Toni, porta a casa tre punti fondamentali contro il Genoa che mettono al sicuro il settimo posto utile per l'Europa League. Con la vittoria rocambolesca dei bianconeri nell'anticipo domenicale le speranze continentali dei viola si riducono drasticamente e stasera al Franchi la posta in palio, contro il Milan capolista, sarà dunque l'orgoglio.
Una posta non da poco se si considera che stasera al Franchi saranno oltre trentamila gli spettatori e che la Fiorentina non coglie un successo interno contro i bianconeri dal lontano 2005. Gli stimoli e le motivazioni sono dunque più che sufficienti per attendersi una Viola grinatosa e affamata di riscatto, fosse anche solo per dare un segnale ben preciso alla città, che la Fiorentina c'è e ha voglia di tornare ad essere protagonista. Un successo stasera non cancellerebbe certo la delusione per un'annata mediocre, ma sarebbe quantomeno una risposta confortante in vista della prosima stagione, in attesa di capire cosa e come cambierà la Fiorentina dal prossimo giugno.
Fermare questo Milan non sarà certo un'impresa facile, specie dopo la straripante vittoria dei rossoneri nel derby e il ritorno in campo di un certo Slatan Ibrahimovic. La Fiorentina orfana di Mutu, si affiderà dunque ai piedi dolci di Ljajic, ma soprattutto all'istinto dell'ex di lusso Alberto Gilardino. Sulle spalle del bomber di Biella peseranno infatti le speranze di un'intera città, che tra stasera e il prossimo sabato, con la Juve, conta di ritrovare l'entusiasmo sopito dopo un anno e mezzo avaro di emozioni forti.