HABEMUS MARIONE!
Una settimana, tre trasferte fra l’Italia e la Francia e tre vittorie. Dove spostiamo il prossimo incontro contro la Juventus? Eravamo preoccupati di tutti i chilometri che la Fiorentina doveva fare in pochi giorni, ma la squadra non ci ha deluso. Gli avversari non erano certo il top del calcio italiano ed internazionale, ma quanto abbiamo visto e raccolto ci rende fiduciosi in attesa della Partita. I tanti gol rifilati al Cagliari, ci portano ad analizzare subito il terzo, non determinante per sbloccare la gara ma fondamentale, speriamo, per sbloccare Mario Gomez. Finalmente ha insaccato il suo primo gol dopo un tempo immemore! Sembrava quasi che fosse di nuovo in fase critica perché aveva già sbagliato tanto, incluso un gol quasi uguale a quello che poi ha buttato dentro. Ha fatto le prove, come Mati Fernandez col gol del vantaggio: la prima punizione da lui battuta, nello stesso punto del campo, l’ha sbagliata, la seconda dopo poco l’ha messa alle spalle di Cragno.
Due parole sul giovane portiere cagliaritano di fede viola. Dopo i quattro gol ho sperato che non gliene facessero altri, mi pareva brutto per “uno di noi”.
E’ giovane, si farà e chissà se un giorno le nostre strade si incontreranno anche se, l’esempio di Viviano a Firenze, fa pensare che questo matrimonio tifoso-portiere, non porti proprio bene.
Per tornare all’evento della giornata, Gomez-gol, è stata emblematica l’espressione che il tedesco ha fatto dopo aver segnato, che era il riassunto di tutto quello che abbiamo provato tutti: sollievo, gioia ma anche sofferenza per le difficoltà patite e speriamo definitivamente archiviate. Ritorna sempre anche il rammarico di tutto quello che ci siamo persi dalla sua inattività. Il paradosso sarebbe stato se, su il rinvio smanacciato da Neto addosso a Marione, avesse provocato un autogol. Non riesco a pensare che cosa poteva succedere!
Ma tutto è bene ciò che finisce bene. La sua prova è stata anche impreziosita dalla fascia di capitano che non poteva essere onorata meglio.
C’è da considerare che l’ultimo gol che aveva segnato nel “lontano” marzo, era il terzo di Fiorentina Chievo, terzo come quello contro il Cagliari. Ora è arrivato il momento di fare qualcosa di più, qualcosa di importante che resti indelebile nella nostra memoria. Quale migliore occasione della prossima partita contro la Juventus? Provare a chiedere a Joaquin, grande prestazione anche ieri dello spagnolo, cosa vuol dire fare gol contro “lei”: si entra nella storia viola.
Godiamoci allora questo splendido poker, regalatoci comunque da tutta la squadra e, senza rilassarsi troppo, cominciamo a contare le ore che ci separano dall’incontro più atteso dell’anno.
La Signora in viola