GILARDINO VS AMAURI, Tutto in 90 minuti
Estate 2006. Luca Toni, reduce da una stagione clamorosa con la maglia della Fiorentina parte per la Germania forte dei suoi 31 goal. E' e sarà lui il centravanti titolare della Nazionale campione del mondo. Il trionfo di Berlino è gioia pure, è il coronamento di un sogno cha pareva impossibile per chi, come l'ex numero 30 viola, era arrivato sostanzialmente da poco a grandi livelli.
INCROCI PARTICOLARI. "Voglio vincere, la sensazione provata a Berlino è stata stupenda e voglio riprovarla. Inoltre voglio giocare la Champions ed ho la possibilità di guadagnare di più. Voglio lasciare Firenze". Così parlò Luca Toni, e Corvino non si fece pregare: cessione definita all'Inter per 25 milioni di euro e preso al suo posto Amauri. Poi arrivò il "niet" di Diego Della Valle e tutto saltò. Ora lo scenario è diverso. Toni è partito, e a Firenze è arrivato Alberto Gilardino, che suona il violino e fa impazzire il popolo viola. Amauri, nel frattempo, dopo aver sfiorato la maglia viola, è passato alla nemica storica, la Juventus. Gilardino-Amauri, ecco il duello che più di tutti scatena la fantasia dei tifosi viola e bianconeri. La sfida più affascinante, quella che può decidere la gara.
CAPOCANNONIERE .Dodici goal, per il "Gila", undici per il portento brasiliano. Al netto dei calci di rigore, solo l'extraterrestre Ibrahimovic ha segnato più di loro nel girone d'andata. Reti di rapina, da rapace dell'area di rigore, da bomber di razza, quelle di Alberto, di cattiveria, di potenza devastante, quelle del numero otto bianconero. Sono diversi, ma decisivi allo stesso modo per le rispettive squadre. Oltre ai goal infatti, i due centravanti lavorano tanto per i compagni, si sacrificano, partecipano alla manovra, lottano. Amauri sarà affiancato dalla sua spalla preferita, quell'Alex Del Piero che quindici anni fa si rivelò in tutta la sua classe proprio in un Juventus-Fiorentina. Gilardino sarà orfano di Mutu, ma avrà comunque Jovetic pronto a fornirgli il supporto necessario.
NAZIONALE. A rendere ancora più piccante il duello tra i due ci sono le dichiarazioni di Gilardino, risalenti a qualche mese fa: "Amauri in Nazionale azzurra? Non ci serve, ci siamo già io e Toni. Dovrà sudarsi il posto". Eccolo, un ulteriore spunto. Amauri ancora non può essere convocato da Lippi, che però mai ha nascosto il desiderio di farlo. Gilardino lo sa, e dopo essersi ripreso la maglia numero nove della Nazionale, non ha nessuna intenzione di cederla allo juventino. Lippi gongola, e si godrà, domani sera, lo scontro diretto, faccia a faccia, magari con un pensiero stupendo aleggiante per la testa: "Questi due, in coppia, non li ferma nessuno..."
Si giocheranno tanto, in questi novanta minuti faccia a faccia. In ballo, come detto, ci sono il trono dei cannonieri, la Nazionale, ma anche soprattutto tre punti fondamentali, per Fiorentina e Juve. Bando alle chiacchere, dunque, e parola al rettangolo verde. Gila non segna da tre turni, un'astinenza inedita per lui, che ha già promesso: "Sono pronto, a Torino tornerò a segnare". Il violino è pronto, lucidato a dovere. Amauri, dal canto suo, vuole agganciare l'Inter in vetta alla classifica, e vuole essere decisivo, ancora una volta. Tutto è pronto. Si accendano le luci, si alzi il sipario, che entrino gli attori...