GERSON, Il suo continuo "valzer" a centrocampo
Dal pareggio di ieri per 1-1 a Frosinone sono emersi limiti e problematiche che stanno impedendo alla Fiorentina di alzare il livello delle proprie prestazioni. Vengono in mente quegli acquisti su cui le speranze inizialmente erano vive, salvo poi disilludersi dinanzi a rendimenti eufemisticamente inadeguati. Proviamo a pensare a Gerson ad esempio.
Il brasiliano classe ‘97, proveniente da un’annata negativa a Roma, non è riuscito dopo dodici giornate ad imporsi neppure con la maglia viola. Nella serata dello Stirpe Pioli ha provato a cucirgli addosso l’ennesimo nuovo abito, ossia quella del centrale: niente di entusiasmante, però, considerando oltretutto il risultato finale.
Sabato contro i giallorossi era stato fatto anche un tentativo di riproporre Gerson nel ruolo di esterno, che un anno fa lo vide autore di una doppietta al Franchi. Forse l’esperimento più azzeccato, al momento. Per il resto la mansione abituale è sempre stata quella di mezzala che, a dir la verità, non è parsa così adatta ad esaltare le doti del ventunenne.
La sosta per la quale Pioli storce il naso (a detta sua non permette di lavorare con costanza con i propri giocatori) darà modo all’allenatore gigliato di schiarirsi le idee su un centrocampista che ad oggi ha spaziato su fin troppe zone del campo senza mai trovare la giusta quadra. Nonostante a inizio campionato i presupposti sembrassero tutt’altri.