FRANCHI, Bocciata subito l'idea del campo sintetico
La rizzollatura completa dello stadio Artemio Franchi è stato sicuramente un evento molto importante per la storia dell’impianto fiorentino, che non subiva una manutenzione così massiccia (a livello del terreno di gioco) addirittura dal mondiale italiano del 1990. Un investimento importante (costato in totale 180.000 euro) che ha visto un coinvolgimento totale sia del Comune di Firenze che della Fiorentina, la quale - a dispetto della moda che sta iniziando a divampare negli ultimi anni sia in Serie A che in Serie B - ha preferito continuare con l’utilizzo dell’erba naturale piuttosto che cedere al fascino della più comoda erba sintetica (più facile da trattare in fase di manutenzione).
Il motivo di questa scelta è semplice: secondo quanto appreso da Firenzeviola.it, il centro sportivo viola ha infatti un unico grande terreno in erba naturale e costringere i calciatori ad alternare allenamenti e partite su due campi così diversi avrebbe procurato non pochi disagi a livello di lavoro e di performance sportiva. Da qui la scelta di continuare ad utilizzare, da qui ai prossimi anni, l’erba naturale.