FIORENTINA, Prandelli e i suoi dubbi tattici
Sarà ancora una volta una Fiorentina diversa. Diversa da quella che Prandelli aveva in mente, diversa da quella che avrebbe dovuto finire la stagione. Senza Santana, attaccante di quantità e centrocampista di qualità, ibrido tattico e valore aggiungo negli schemi e nelle geometrie dei gigliati. E allora via, ancora, con l'eterno interrogativo, dubbio che neanche il tecnico di Orzinuovi sembra aver risolto nella sua mente: chi dietro a Mutu e Gilardino? 4-3-1-2 o 4-3-3?
- STEVAN JOVETIC
E' il tormentone del mese. Può giocare da vertice alto del rombo? Può garantire qualità e gol alla Fiorentina? Le ultime uscite dicono "nì". Il talento montenegrino stenta a trovare l'amalgama giusta con il gruppo per sbocciare, vuoi per l'età, vuoi per capacità tattiche ancora in fase di crescita. Prandelli in lui crede tanto, il problema è che una squadra che vuole subito la Champions non può permettersi tentativi ed esperimenti. Deve essere vincente. Subito. Jovetic lo è abbastanza da ricoprire, da qui alla fine, il ruolo di "vice-Santana"?
- RICCARDO MONTOLIVO
Se dovessimo tracciare una linea con il suo andamento stagionale, anche i geologi si stupirebbero. Alti, bassi, scossoni, terremoti e calma piatta. Il super-Montolivo di inizio 2009 si è decisamente affievolito, dopo la prestazione no contro la Lazio. Proprio da trequartista. Da interno mancino, è chiaro, rende decisamente di più, perché sventaglia a rientrare sull'altra fascia, perché può arrivare alla conclusione da fuori più semplicemente, perché può smistare e far girare il gioco con la palla verso la sua porta, in modo da proteggerla di più. Contro i biancocelesti, lassù, ha deluso. Che Prandelli voglia riprovarci contro il Chievo?
- FRANCO SEMIOLI
E' stato uno dei pochi a salvarsi, di poco, nella sconfitta contro l'Ajax. La sua spinta sulla destra è una spina nel fianco per le difese avversarie, sta anche migliorando in fase difensiva ed in quella ripropositiva. Il problema, nel suo caso, è di natura tattica: Mutu verrebbe spostato sulla sinistra, la Fiorentina perderebbe nuovamente l'assetto stagionale.
- SERGIO BERNARDO ALMIRON
Manca da tanto, troppo tempo. Prandelli lo ha voluto nuovamente al top, perché sa che l'argentino può rappresentare una carta importante nello scacchiere tattico della Fiorentina. Il dubbio, però, sorge spontaneo: è adatto a giocare sulla trequarti? Le prime prestazioni stagionali dicono di no: lento, poco concreto, l'ombra del bel giocatore visto in passato. La pausa, però, può avergli portato consiglio e, con lei, nuova linfa per interpretare anche questo ruolo inedito.