FIORENTINA-MONTELLA, MANCA DAVVERO POCO
Partiamo da lontano, da quel 2 maggio 2012: al Franchi, una Fiorentina in piena zona retrocessione ospita il Novara, penultimo in classifica ad un passo dalla Serie B. Dopo 30 minuti i viola sono sotto per 2-0: serve una svolta, per questo Delio Rossi al minuto 32 del primo tempo toglie uno spento e per nulla incisivo Adem Ljajic. Il Serbo non prende bene la sostituzione ed applaude ironicamente il tecnico. Il resto poi è storia, con la rissa fra Rossi e Ljajic che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti, che è costata la panchina al tecnico romagnolo. Squadra affidata a Vincenzo Guerini per le ultime giornate, con i viola che si salvano vincendo a Lecce con una rete di Cerci. La Fiorentina si ritrova di colpo senza direttore sportivo e senza allenatore, e resta in questa sorta di limbo per diversi giorni, fino al 25 maggio, quando, dopo il rifiuto da parte di Gabriele Oriali, viene nominato direttore sportivo l'ex Roma Daniele Pradè. Il neo DS viola inizia subito a lavorare per consegnare quanto prima un allenatore alla Fiorentina, per cominciare a ricostruire la squadra che dovrà affontare la prossima stagione. Inizialmente la Fiorentina aveva deciso di puntare su Claudio Ranieri, ma i malumori della piazza, espressi dalla curva Fiesole con il coro "Noi Ranieri non lo vogliamo" in occasione dell'ultima gara di campionato, hanno "costretto" la società a prendere in considerazione altri candidati, a partire da Zemam. Il boemo, a lungo richiesto dalla tifoseria, ha chiuso le porte in faccia alla Fiorentina.
Avrebbe lasciato Pescara solo per la Roma, cosa che alla fine è avvenuta. Perso Zeman, la Fiorentina ha puntato forte su Vincenzo Montella, giovane tecnico autore di una grande stagione con il Catania. Segnali incoraggianti arrivano ogni giorno dalla Sicilia, tuttavia il passaggio dell'aeroplanino alla Fiorentina non si concretizzava a causa anche della resistenza del presidente degli etnei, Antonino Pulvirenti, che non aveva gradito il flirt del proprio tecnico con un'altra squadra. Per sbloccare la trattativa, il ds viola Pradè è volato direttamente in terra siciliana, per trattare con Gasparin e Salerno. L'incontro non ha avuto l'esito sperato, con la dirigenza catanese che prima ha chiesto informazioni su Nastasic, e dopo il secco rifiuto viola, ha chiesto la metà del cartellino di Camporese. Scontato anche il secondo "no" da parte di Pradè, che tuttavia ha continuato a lavorare ai fianchi per portare Montella sulla panchina della Fiorentina. La svolta nella giornata di ieri, con il tecnico che ha trovato l'accordo con il Catania per rescindere il contratto, ed essere libero di firmare con un'altra squadra. Per Montella ora si aprono le porte della Fiorentina, con lo stesso tecnico che conferma l'ipotesi viola: "La Fiorentina? Inutile negarlo: c’é una trattativa, ma dobbiamo tradurla in concreto”.