FIORENTINA, La forza della società
Che Pantaleo Corvino, nel braccio di ferro, fosse un maestro l'avevamo imparato. Del resto la vicenda Toni, quando il Palermo provò invano ad alzare il prezzo del centravanti, ci aveva già ampiamente dimostrato quanta e quale fosse la fermezza del diesse viola nel gestire le situazioni di mercato. Ma che la Fiorentina avesse sviluppato una forza così determinata nell'imporre le proprie logiche, francamente, non l'avremmo detto. Perchè la nuova retromarcia di Adrian Mutu, e il conseguente abbassamento delle pretese, non ha fatto altro che testimoniare ancora una volta la forza di questa società, del suo progetto e di tutta la sua dirigenza.
Della Juventus, in altri tempi, si raccontava come di una società nella quale era la proprietà a dettare le regole e tutti, allenatori e calciatori inclusi, avrebbero dovuto sottostare a determinate norme. Ebbene, la Fiorentina di oggi se (per fortuna aggiungiamo noi) non ricorda la "Vecchia Signora" per inganni vari, è altrettanto vero che, sotto il profilo della forza contrattuale, è cresciuta a dismisura. E così finisce che le richieste di adeguamento e le velate minacce di andarsene si sgonfiano come una bolla di sapone. Frey corteggiato dal Milan? Nessun problema, il portiere rinnoverà fino al 2013. Mutu che vuole 4 milioni? Bene, si accomodi con una società che sborsi 25 milioni. Non ci sono offerte? Ancora meglio...il rumeno rimane a Firenze e alle condizioni del club gigliato. Più forti di così....