FIORENTINA, CARNE O PESCE?
Pioli ha sempre ragionato per cicli da una sosta all'altra. Acerba e incompleta nella prima tranche (due sconfitte con Inter e Samp), in ripresa nella seconda prima di cadere col Chievo (due vittorie con Hellas e Bologna, due sconfitte con Juve e Chievo e un pari con l'Atalanta), esaltante all'inizio ma poi assolutamente deludente nell'ultima tranche (viste le tre vittorie consecutive con Udinese, Benevento e Torino per poi scivolare a Crotone e chiudere con la sconfitta agrodolce con la Roma). Insomma ad ogni mini ciclo Pioli ha tratto delle considerazioni e dei bilanci di una squadra sì in crescendo ma che pecca ancora in maturità e continuità, con distrazioni fatali proprio ogni volta in cui si poteva mettere la ciliegina sulla torta. Lasciamo stare insomma i ko con Juventus e Roma, le cui prove tutto sommato hanno messo in evidenza squadre attente e coraggiose nei primi 45' che poi hanno dovuto arrendersi ai colpi dei campioni nella ripresa, ma con Chievo e Crotone il peccato è davvero quello di chi non sa completare l'opera.
Ora però il ciclo sarà molto più lungo perché con il nuovo calendario la serie A andrà a diritto fino all'Epifania (con la prima di ritorno) e i bilanci diventeranno irreversibili, considerando che poi ci si metterà anche la Coppa Italia di mezzo (che resta sempre un trofeo da provare a conquistare, ben inteso). Ecco che, se i miracoli con le big sono ben accetti, diventerà però fondamentale non cadere più con le piccole. A partire dalla Spal dell'ex Semplici a Ferrara alla ripresa (19/11) e il Sassuolo (3/12) e il Genoa (17/12) in casa e il Cagliari (23/12) in trasferta perché poi la Fiorentina si troverà ad affronatre le big ancora tabù per la Fiorentina di Pioli, Lazio (26/11), Napoli (10/12), Milan (30/12) e di nuovo l'Inter (6/1) prima della sosta di gennaio. Insomma la Fiorentina dovrà dare un senso al campionato proprio in questo ciclo e far capire se è carne o pesce perché per ora non lo abbiamo capito.