FIO-PAL, Se la panchina è ancora una risorsa
Va in archivio un'altra giornata di lavoro per la Fiorentina, decisa a dimostrare che il gruppo ha superato il momento difficile e punta con decisione ai tre punti domenica contro il Palermo. Due squadre non al massimo sotto il profilo psicologico, per motivi diversi, con storie differenti ma con lo stesso identico bisogno di vincere e convincere per scacciare i cattivi pensieri. In casa Fiorentina la squadra assicura di aver recepito lo stimolo dato dallo sfogo di Prandelli, mentre il tecnico vuole dare continuità al suo progetto tattico del ‘dopo Santana’. Niente trequartista, tridente con Semioli largo a destra e il rientro di Gilardino a completare l’attacco assieme al solito Adrian Mutu. Alti e potenti i due centrali del Palermo, non è da escludere che a partita in corso tocchi ancora all’ariete Bonazzoli gettarsi nella mischia per il consueto lavoro sporco di sponda e sportellate al limite dell’area di rigore. Sicuri Felipe Melo e Montolivo a centrocampo, Kuzmanovic sta recuperando rapidamente la miglior condizione ma per il serbo, è più probabile un impiego a partita in corso.
Dall’inizio è favorito così Donadel, specie se davanti la Fiorentina si troverà un Palermo dal foltissimo centrocampo a cinque. Un dubbio viola anche in difesa dove Pasqual è il sostituto naturale dello squalificato Vargas e Dainelli pare in vantaggio su Kroldrup per affiancare Gamberini. Comotto, pienamente recuperato, rileva Zauri sulla destra. Attenzione alla panchina dove Prandelli potrebbe tornare ad attingere a piene mani in corso d’opera. Superato il malumore legato alle sostituzioni del dopo Amsterdam, il tecnico aveva rinunciato agli uomini della panchina in quel di Reggio fatta eccezione per l’impresentabile Vargas lasciato negli spogliatoio dopo 45’. Con Jorgensen arruolato e Jovetic scalpitante, le variazioni a gara in corso, soprattutto sul piano tattico sono assolutamente da prendere in considerazione.