FATIH TERIM, Bentornato Imperatore...

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Bentornato Imperatore. Fatih Terim, dopo qualche anno di assenza dalle panchine (causa qualche problemino fisico dei familiari) torna oggi alla squadra che lo lanciò nel lontano 1996: il Galatasaray. La squadra che ci scommise quando ancora era semi-sconosciuto e che lo lanciò al grande calcio internazionale. Da lì partì, poi, per un lungo peregrinare che lo portò sulle rive dell'Arno nel 2000 (oltre al Milan). Quella Fiorentina fu una delle più belle e sconclusionate, capace di vincere 4-0 contro il MIlan e, sempre contro i rossoneri, capace di batterli in semi finale di Coppa Italia per 4-2. Partite indimenticabili di una squadra che, sebbene già in discesa verso l'oblio della crisi finanziaria che poi la condurrà al fallimento, era capace di regalare allegria, freschezza e gioco. Indimenticabile la corsa sotto la curva dopo il 2-1 sulla Reggina, dopo una rimonta che all'ottantacinquesimo sembrava impossibile. Indimenticabile il coro "Po-rom-pom-pe-rom..Terim!". Indimenticabile il tono di voce con cui parlava durante le interviste, un misto di turco e italiano difficilmente riproducibile.

Poi tutto finì. Con Cecchi Gori che, forse, oscurato dalla sua stella decise di licenziarlo, e quella Fiorentina con lui finì. Adesso, dopo 10 anni esatti, ancora in molti rimpiangono l'Imperatore. Rimpiangono il gioco, con Rui Costa e Chiesa che furono in quel periodo veri fenomeni. Rimpiangono il personaggio, che, come lui ci confessò pochi mesi fa nel corso di un intervista, vorrebbe tornare a Firenze, almeno come turista, ci disse. Ancora i tempi non sono maturi - continuò - per vederlo di nuovo sulla panchina viola. Ed allora, prendendo atto di questo, intanto "Ben Tornato Imperatore, e buona fortuna per la tua nuova avventura al Galatasaray"