EL COMANDANTE

10.08.2012 15:00 di  Marco Sarti   vedi letture
EL COMANDANTE
© foto di Stefano Borgi

"Sono un regista, l'ho sempre fatto. Mi prendo anche tante responsabilità, devo far girare la squadra". Queste le parole di David Pizarro in conferenza. Il cileno è apparso tranquillo, posato, serio. Un giocatore vero. Di quelli che servono tanto in campo quanto nello spogliatoio. Di quelli che sono mancati terribilmente alla Fiorentina dello scorso anno. "Ho lavorato con gruppi importanti, in squadre importanti. Se anche alla Fiorentina faremo gruppo ci potremo divertire". Musica per le orecchie di tifosi e commentatori, stufi di notti brave, pernici, spogliatoi far west e quant'altro. Pizarro è giocatore vero anche in questo, il professionismo è cosa seria. Lui è un professionista.

Uno che sa parlare come sa far girare la squadra. Uno che ha fatto innamorare gente come Spalletti ("mi voleva allo Zenit ma fa troppo freddo" ha rivelato oggi el Pek) e come Mancini, che lo ha voluto nel City delle stelle lo scorso anno. E, d'altronde, proprio Spalletti ieri ai nostri microfoni era stato lapidario. "David Pizarro è semplicemente un top player" aveva detto. Ancora musica per le orecchie assetate dei tifosi.

L'anno scorso è stato limitato dagli infortuni, come lui stesso ha dichiarato sempre in conferenza stampa, però la preparazione zemaniana quest'anno lo ha temprato. Motivo in più per ritenerlo integro fisicamente. E questa rimane l'unica vera speranza del prossimo futuro targato Pizarro: se il cileno starà bene sarà il vero perno della squadra, e non solo in campo. Le sue parole sono sembrate perfette, per calma e per serietà. Il gruppo prima di tutto, ha detto. Ed è così che la Fiorentina dopo la tecnica sembra aver trovato anche la personalità e l'esperienza di un giocatore che ha calcato palcoscenici importantissimi. Da oggi chiamatelo pure "El comandante".