DESTINI OPPOSTI
Aria di rivoluzione in casa Fiorentina. Del futuro di Montella ormai si parla da giorni, con l'aeroplanino che sembra ormai destinato a lasciare Firenze in cerca di nuovi stimoli. Per la panchina gigliata del prossimo anno sono stati fatti tanti nomi, da Maurizio Sarri a Roberto Donadoni, passando per il sogno Spalletti. Dalla panchina al campo il passo è breve: sono tanti i giocatori giunti al termine della loro esperienza in maglia viola, su tutti Neto, con il brasiliano che quasi sicuramente andrà a fare il vice-Buffon alla Juventus. Kurtic partirà, così come Micah Richards e Alberto Aquilani. In difesa ed a centrocampo lo zoccolo duro resterà, lo stesso però non si può dire dell'attacco, dove ad oggi, il solo certo di restare è quel Pepito Rossi fermo ai box dallo scorso agosto.
Alle sue spalle, in termini di permanenza, c'è Alberto Gilardino: il bomber di Biella, arrivato in prestito a gennaio, dopo un paio di mesi di rodaggio è tornato ad essere quel rapace d'area di rigore che tutti ricordavamo. Gilardino si è guadagnato la fiducia di tutti a suon di gol, segnando 4 reti (e 2 assist) in 13 presenze, per un totale di 712 minuti giocati. Le stesse reti messe a segno da Mario Gomez in campionato, con la differenza che il tedesco ha collezionato 20 presenze con 1395 minuti giocati, praticamente il doppio di Gila.
Per questo motivo Gilardino va verso una conferma, con i viola pronti a riscattare il giocatore dal Guangzhou Evergrande per poi offrirgli un biennale, con l'ex Parma e Milan che potrebbe finire la carriera nella città che ama. Per Gomez il discorso è diverso: tutto dipenderà dal prossimo allenatore, ma la sensazione è che l'avventura del panzer tedesco in viola sia finita. Per Gomez ci sono richieste dalla Germania e dagli Stati Uniti, anche se non sarà facile trovare una squadra disposta a pagare il pesante ingaggio del tedesco.