DA PROGETTO A REALTÀ
“Basta parlare di progetto, quello della Fiorentina ormai è realtà”. Parole di Andrea Della Valle datate 23 luglio 2013. E' trascorsa una settimana infatti da quando il Presidente onorario gigliato ha fatto visita alla squadra nel ritiro di Moena e ha pronunciato alcune frasi che non hanno lasciato indifferenti il popolo viola. “Progetto”, una parola che ha accompagnato la Fiorentina fin dal primo giorno in cui la famiglia marchigiana ha preso in mano la società gigliata. Dalla Serie C2 alla B, dalla B alla A, dalla salvezza con il Brescia all'ultima giornata nella stagione 2004/2005 agli ottavi di finale di Champions League nel 2010, ma poi qualcosa sembrava essersi rotto. Le due stagioni targate Mihajlovic e Delio Rossi avevano fatto temere il peggio all'intero popolo viola, ma con l'arrivo di Macia prima e Pradè e Montella poi il progetto è ripartito con la quinta ingranata. Le posizioni societarie di Sandro Mencucci e Mario Cognigni, l'entusiasmo ritrovato da ADV, le due campagne acquisti mozzafiato e il cambio di mentalità all'interno dello spogliatoio hanno fatto si che il progetto si trasformasse in realtà, e adesso Firenze sogna e Montella ha autorizzato i tifosi a farlo.
Anche Andrea Della Valle ha pronunciato la parola “sogno”, ma la sua è stata una frase ancora più forte rispetto a quella dell'aeroplanino: “E' lecito sognare e i sogni spesso si realizzano”. Spesso, non sempre, ma spesso ha voluto sottolineare il presidente onorario viola. Firenze inizia veramente a credere nel miracolo. La voglia di trofei è grandissima e per la prima volta da tanto, troppo, tempo in città la sensazione è che qualcosa possa realmente arrivare. Le parole di Pradè di ieri su Adem Ljajic hanno fatto capire a tutti quale sia la forza della Fiorentina. I giocatori devono essere fieri di indossare la maglia viola, altrimenti nessuno li obbliga a restare a Firenze. Il nuovo motto che circola nei corridoi della sede gigliata è “Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile”. Il progetto si è trasformato in realtà adesso manca solo l'ultimo step, quello di riportare un trofeo in città, che potrebbe far entrare di diritto la famiglia Della Valle nella storia di Firenze.