DA BEHRAMI ALLA PUNTA, STORIA DI UNA RIVOLUZIONE
Meno quattro giorni al fischio d'inizio di Fiorentina-Udinese. Meno dieci alla chisura del mercato. Questi i due countdown che scandiscono l'attesa e le ore dei tifosi viola. Da una parte Montella, dall'altra Pradè e Macia, nel mezzo un entusiasmo che sembra ritrovato e tanta attesa per questa nuovissima avventura. Tutto è cambiato, da quei giorni di primavera. Prima la dirigenza mercato, poi l'allenatore e poi gli acquisti, tanti, realizzati dalla società. E' stata rivoluzione vera, quella viola. Nessuno in Serie A ha lavorato tanto quanto la Fiorentina, sia in uscita che in entrata. Pradè e Macia, ad oggi, hanno concluso una miriade di operazioni, ripercorriamole tappa per tappa:
Le cessioni - La prima fase del lavoro è stata quella più dolorosa e preoccupante. A giugno e nei primi di luglio, accanto agli addii annunciati di Montolivo e compagnia, se ne vanno anche Behrami e Gamberini. E' il momento di maggiore sconforto: la Fiorentina cede e ha difficoltà anche ad acquistare in prestito. La vicenda Behrami-presentazione delle nuove maglie non va giù ai tifosi. Le polemiche sono al culmine e, in quel momento, la società prepara il campo per i futuri botti di fine luglio liberando spazio nel monte ingaggi. Era questa la strategia: liberarsi di ingaggi pesanti e fare spazio per i nuovi innesti.
Gli acquisti - E' il periodo che coincide con i primi giorni di Moena. Poco prima El Hamdaoui e Roncaglia poi il ritiro e la Fiorentina si scatena e non si ferma più fino ai primi di agosto. Colpi a ripetizione che coincidono anche con la ricorrenza dei primi dieci anni dei Della Valle a Firenze, in quel giovedì arriva a sorpresa Borja Valero e si chiude per Aquilani. La Fiorentina si rilancia e anche le tv nazionali, fino ad allora piuttosto distratte, si accorgono che c'è anche la maglia viola. L'ultimo colpo è Pizarro dalla Roma a completare un centrocampo tanto intrigante quanto tecnico.
Queste, per ora, le fasi della ristrutturazione viola. C'è stato un primo tempo in cui la società ha tagliato i rami secchi, c'è stato un secondo momento di semina e di raccolta. Adesso è il tempo di raccogliere gli ultimi frutti di questa estate movimentata. La rivoluzione è servita, servono ora gli ultimi sforzi, in primis l'attaccante e le uscite dei giocatori in esubero. Poi sarà il tempo di vederla all'opera, questa squadra targata Montella-Pradè-Macia, sperando che il campo dia ragione alla società e confermi le sensazioni positive di questo ultimo mese di Fiorentina.