CRISI SENZA FINE
Una crisi senza fine. Con la partita di ieri, il Cholito Simeone ha toccato quota 10 gare senza trovare la via del gol. Appena due reti in campionato, contro il Chievo nella goleada viola di agosto e con la Sampdoria l'ultimo 19 settembre. Poi il nulla.
Dopo lo scorso campionato, con tanto di super tripletta al Napoli, il nome di Simeone era finito su tutti i giornali in chiave calciomercato. La Fiorentina non ha voluto ascoltare le richieste, ha detto no alle offerte milionarie delle pretendenti ed ha deciso di puntare fortemente su di lui, tanto che ad oggi, eccezion fatta per il giovanissimo Vlahovic, non c'è una vera e propria alternativa. Non a caso Simeone è sempre partito titolare, tranne contro il Torino, quando Pioli gli ha concesso un po' di riposo.
Eppure i gol faticano ad arrivare. Anche ieri sera contro la Juventus, Simeone ha avuto almeno un paio di nitide occasioni per tornare a segnare. Niente da fare, prima palla lisciata, seconda ciccata. Certo, il Cholito non si risparmia mai, lotta, rincorre ogni pallone e si batte con gli avversari. Ma la Fiorentina ha già dei mediani che fanno questo di mestiere, ai viola servono i gol di Simeone e non solo. Forse avrebbe bisogno di un periodo in panchina, ma come detto non c'è una vera e propria riserva di ruolo. La palla quindi passa a Stefano Pioli: forse fossilizzarsi sul 4-3-3 provando a cambiare gli elementi del tridente non è la scelta giusta. Serve una scossa dentro e fuori dal campo.