CORVINO, MERCATO CONDIVISO CON SOUSA. DOPO TANTI NO PER I BIG, PER ALONSO...
All'indomani della chiusura della sessione estiva del calciomercato, il direttore generale viola Pantaleo Corvino, accompagnato dal dt Carlos Freitas, si è presentato in sala stampa per fare un bilancio della campagna acquisti e cessioni della Fiorentina (che ha fornito anche una lista dei movimenti). Ecco le sue parole, a partire dalle premesse partendo dalle ultime conferenze stampa fatte: "Fate un altro sforzo per sopportarci e poi si va sul campo. Noi ci siamo sforzati di prepararlo bene questo lavoro sul campo. Gli obiettivi erano complicati. Si partiva da uno squilibrio tecnico (11 o 12 titolari e 5 o sei giocatori dietro e basta) ed uno squilibrio finanziario. Avevo detto di voler tenere i migliori per mantenere la Fiorentina competitiva con delle alternative funzionali figlie del presente ma anche del futuro. Avevo detto della difficoltà di avere quattro italiani e quattro giocatori del vivaio e che dovevo eliminare zavorre tecniche ed economiche. Ed avevo detto infine che era necessario rientrare nel fair play finanziario. Perciò mi sarei sforzato insieme a Carlos Freitas di non toccare tutti i titolari e di incidere solo sulle riserve e in attacco dove c'erano sei punte. In questi mesi ci ho messo energia e passione cercando di non deludere chi crede in noi come i tifosi e la proprietà. Il primo obiettivo, escluso Alonso per cui è arrivata una richiesta irrinunciabile negli ultimi giorni, lo abbiamo centrato rifiutando grandi offerte, per Vecino, Bernardeschi, Astori, Valero, Kalinic e Badelj. Se la proprietà avesse voluto dare un segnale di cedimento l'avrebbe potuto dare accettando queste importanti offerte. Abbiamo accettato l'ultima richiesta a certe condizioni e tenendo conto del desiderio del giocatore di fronte ad un traguardo personale"
"Il secondo obiettivo - prosegue il dg per spiegare le linee guida del mercato viola - è stato per creare una ricchezza per il futuro, vedremo se ci siamo riusciti con questi giocatori per molti sconosciuti. Il terzo obiettivo è stato eliminare giocatori che non servivano tecnicamente. È stato un impegno e un sacrificio eliminare certe zavorre, non è semplice vendere. Quasi 55 operazioni tra entrate ed uscite non è stato un lavoro facile. Ci siamo sforzati con le nostre risorse per mettere tasselli per il presente e per il futuro. Dateci voi un voto, noi non possiamo farlo ma non infierite troppo"
Come ha lavorato con Sousa: "Quello che ho detto a voi e ai tifosi, ho detto a Sousa. E con lui abbiamo fatto questo percorso. Da uomo di campo è logico che avrebbe voluto di più come tutti noi ma sulle linee guide siamo avanti con condivisione. Anche su giocatori che magari conosceva meno. Vi dico solo che eravamo impreparati a cedere Alonso e l'unico giocatore che lui non ha potuto condividere è Olivera, trovato all'ultimo momento per poter dire sì al Chelsea. Ma quando gliel'ho detto mi ha risposto "Mi fido".
Non è stato possibile riutilizzare i soldi di Alonso sul mercato? "Rispetto voi e i tifosi, ma mi conoscete e sapete che non faccio colpi ad effetto. Non prendo in giro i tifosi perché ho un attivo e mi presento col colpo ad effetto o per fare un favore a qualcuno. Una parte è servita per sostituire Olivera perché sono convinto di aver portato un giocatore all'altezza"
Fiorentina più competitiva dopo questo mercato e caso Sportiello: "A chi mi chiamava per le voci su Sportiello ho detto che non eravamo interessati ad un giocatore che ci veniva proposto. L'ho detto chiaramente a chi mi chiamava. Abbiamo fiducia nei portieri che abbiamo. Competititvi? Abbiamo mantenuto i titolari escluso uno ed è un segnale importante. Se la gioca con tutte in campo ma il traguardo finale dipende da tante cose"
Provare a vincere è possibile: " Ambizione nostra è cercare di raggiungere un traguardo, mio e della proprietà. Difficile lo scudetto ma qualche traguardo si, mi auguro il primo possibile. Non è detto il primo anno, ma finché starò nella Fiorentina è un mio obiettivo"
Sulle scommesse: "È un calcio che è cambiato ed ogni operazione ha comportato tanti sforzi, riuscire a portare Tello con un contratto da prestito a diritto di opzione è stata la più snervante e lunga ma non volevamo prendere un vuoto a perdere. Dei giovani Maganjic che tutta Europa lo voleva ed è il fiore all'occhiello anche se a voi non dice nulla e l'altro per la primavera, Chrzanowski"
Mercato drogato: "parto dalla considerazione che flanella venga pagata per lana solo per far credere che stai facendo un mercato importante. Io cerco di far sognare i miei tifosi quando so di poterli far sognare senza prenderli in giro"
Remi in barca e fair play finanziario e dove andranno i venti milioni di attivo: "Mi poni un tema di attualità ma oggi il fair play e le cifre interessano poco. Questa società nelle ultime due stagioni ha avuto una gravissima perdita finanziaria di 40 milioni. La perdita può essere abbattuta sommandole alle due stagioni precedenti e in questo modo eravamo fuori dal fair play e a rischio sanzioni. In questa situazione ci siamo sforzati a seguire gli obiettivi elencati prima e vi dico di considerare che la proprietà ha fatto un sacrificio rinunciando a tanti soldi, rinunciando solo ad un titolare l'ultimo giorno"
Un errore ripetere di non vendere nessun titolare, essendo a -40: "E che abbiamo fatto? Non è mancanza di coerenza, anzi. Io ho detto di essere felice di essere ritornato e di sperare di non deludere pur con quegli squilibri finanziari che avrei cercato di risolvere seguendo quelle linee guida. La coerenza c'è stata rinunciando a cedere Vecino e gli altri big che ho elencato. Ho fatto trenta non mimè riuscito di fare trentuno ma all'offerta per Alonso non potevo dire di no".
Jovetic: "Mia idea condivisa con l'allenatore ma non dovevo fare favori a nessuno. Ho sempre detto che non sarebbe stato facile e all'ultimo momento l'Inter ha detto che la società non lo avrebbe venduto"
Sul 4+4 della lista: "Tante difficoltà sugli italiani ma sarà un nostro impegno per il futuro perché otto titolari della mia ultima Fiorentina erano italiani, pur amando comprare all'estero"
Pentito di essere tornato e se da oggi, sistemati i conti, potrà tornare a fare calcio: "Non è molto il mio mondo il fair play finanziario, il momento bello è quando guardo le partite o parlo di calcio. E in futuro vorrei farlo, perché dopo il grande sforzo per ripartire da zero, pur rimanendo con una squadra competitiva e un allenatore importante che saprà valorizzare al massimo questa rosa e da questo momento si cercherà di dare dei valori importanti alla squadra per far sognare anche i nostri tifosi. Io avevo altri anni di contratto ma mi sento addosso l'abito viola ed è per questo che ho accettato pur sapendo la situazione".