CHIEDIMI SE SONO FELICE

13.10.2009 00:00 di  Matteo Magrini   vedi letture
CHIEDIMI SE SONO FELICE

Alzi la mano chi l'avrebbe detto. Alzi la mano chi in estate era convinto che al primo scontro tra Fiorentina e Juventus Cristiano Zanetti si sarebbe presentato da star e Felipe Melo da brutto anatroccolo. Eppure è così. Padrone assoluto del centrocampo viola l'ex Juve, discusso e messo in croce dalla critica il mediano passato alla Vecchia Signora per 25, dicasi 25 milioni di euro.


Chiarimo subito. "Tyson" Filippo Melo è giocatore vero, importante, ma la sensazione di averci guadagnato, almeno nell'immediato, è forte in casa viola. Il "vecchio" Cristiano, accolto da scetticismo e facili battute sulla sua resistenza fisica, ha preso la Fiorentina per le corna cambiandone tempi e ritmi di gioco. Mai nella passata stagione si vedevano verticalizzazioni e ribaltamenti di gioco tanto improvvise. Colpa, se di colpa si può parlare, di Melo, che non ha queste giocate nelle sue corde. Ma a Torino evidentemente, non se ne erano accorti, se è vero che proprio in questi giorni il brasiliano viene attaccato per i troppi palloni persi e per la lentezza nella costruzione del gioco.




Magari se si cerca un regista e si decide di spendere 25 milioni per un giocatore, sarebbe consigliabile osservarlo a fondo. Ma questi son problemi di Madama, e lasciamoli a lei. A Firenze è arrivato Cristiano Zanetti. L'esatto opposto di Melo. Mai una parola fuori posto, tono di voce basso e classe da vendere. Fuori e dentro al campo. Ma è lì, che il mediano di Carrara si fa sentire, forte. Sul rettangolo verde. Un'intelligenza fuori dal comune, una capacità di rompere e costruire gioco da centrocampista completo. Riprendetevi la gara col Liverpool, primo tempo. Zanetti recupera palla e d'esterno serve un pallone un verticale a Mutu che forse solo alla Play Station. Roba da palati fini. Che Dio lo conservi, verrebbe da pensare, ma forse basta fidarsi dello staff gigliato e della professionalità del 15 viola.


Juventus contro Fiorentina. Felipe contro Cristiano. La sfida si avvicina, forse. Perchè il brasiliano non è che stia poi così bene, anche fisicamente. Non bastavano le critiche, le voci che lo vogliono già in conflitto con lo spogliatoio bianconero - strano, infondo ha cambiato solo sette squadre in otto anni - ci voleva anche il fastidio muscolare. Il colmo. Quello fragile, timido e sempre "rotto" si presenta integro e carico a pallettoni. L'altro, il cattivo, il gigante che prende tutti a sportellate arriva spaurito e con un muscolo malconcio. In estate i tifosi viola erano tristi e arrabbiati, derisi dai festanti rivali bianconeri. E ora? Chi è più felice?