CAMBI NEL MEZZO
Era il punto di forza della neonata Fiorentina di Montella, Pradè e Macia. Da loro tre, del resto, era nata l'idea di mettere la fantasia al potere, tanto più in una zona nevralgica come quella di centrocampo. Pizarro, Aquilani e Borja Valero hanno rappresentato il marchio del gioco viola per almeno tutta la prima stagione dell'Aeroplanino, stupendo più o meno tutti per come la squadra girava con tre "teste" di questo calibro in mezzo al campo.
Successivamente, a intervalli più o meno regolari, il mercato ha però portato a Firenze anche centrocampisti dalle caratteristiche diverse, come Ambrosini tanto per intendersi, mentre sui "tre tenori" è lentamente calata una linea d'ombra. Non tanto sulle prestazioni (anche se in particolare lo spagnolo non sembra più lo stesso) quanto sull'incidenza nel gioco di Montella. E se lo stesso Aquilani si è spesso ritrovato ai box per problemi fisici è chiaro come la Fiorentina abbia dovuto cambiar pelle in mezzo al campo.
Affidandosi sì a Pizarro, ma scoprendo un Badelj irrinunciabile e rilanciando a tutto tondo un Mati Fernandez ormai definitivamente maturato. Ecco perchè questa estate, con l'incertezza del rinnovo di Aquilani e quello invece annunciato da Pizarro, sembra che il mercato viola possa passare innanzi tutto da un grande centrocampista. Perchè quel che tutti consideravano la peculiarità di casa viola, ovvero il suo centrocampo, è comunque destinata a modificarsi.