CALENDARIO (IN TEORIA) AMICO
La Fiorentina vive un momento difficile da decifrare. Poiché in realtà, dopo le brutte prestazioni inscenate contro Sampdoria ed Hellas Verona, di passi falsi particolarmente eclatanti non se ne sono visti. Da qui, le varie analisi di Stefano Pioli che sovente nelle ultime settimane ha tacciato la propria squadra di scarsa concretezza. Ma da una giornata a questa parte ha avuto inizio la serie di partite più abbordabile della stagione.
Se, infatti, la sfida di domenica contro il Chievo Verona non appariva, con il dovuto rispetto, una pratica esageratamente impegnativa, adesso ad aspettare i viola c'è un tris di incontri - senza contare il quarto, col Crotone - che durante il girone d'andata ha portato non poca fortuna al club di viale Fanti: Udinese, Benevento e Torino. Nove punti, coincidenti con le prime ed uniche tre vittorie di fila in assoluto per Pioli da allenatore a Firenze.
Tutte aspettative, naturalmente, sempre da misurare con le potenzialità di una rosa quest'anno dichiaratamente priva di pretese, in un ciclo di confronti ove ad esempio un Torino-Fiorentina è ormai da considerarsi scontro diretto. Ma la speranza è l'ultima a morire (possono certificarlo realtà come quella milanese, sponda rossonera), dunque gambe in spalla, perché da qui al 31 marzo la Fiorentina non può davvero sbagliare.